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Iqvia, nella prima settimana di riapertura l’etico aggrava la caduta e il “senza ricetta” manca il rimbalzo

Mercato

Mal comune non è sempre mezzo gaudio e lo dimostra la prima settimana della cosiddetta fase 2, dal 18 al 24 maggio, che regala ben poche soddisfazioni ai riaperti esercizi del commercio ma lascia l’amaro in bocca anche alle farmacie, che non hanno mai chiuso. Parla per queste ultime il report settimanale con cui Iqvia ha fotografato per Pharmacy Scanner numeri e trend della quarta settimana di maggio, che vede il canale dalla croce verde di nuovo in caduta tanto nell’etico quanto nella libera vendita (il primo report qui, il secondo qui, il terzo qui, il quarto qui, il quinto qui, il sesto qui, il settimo qui, l’ottavo qui, il nono qui, il decimo qui). Nella ventunesima settimana del 2020, dicono i numeri di Iqvia, il giro d’affari della farmacia tocca i 9,9 miliardi di euro, ancora in contrazione del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il farmaco con ricetta genera a valori 5,7 miliardi (-4% sul 2019), il comparto consumer health vale 4,2 miliardi (invariato rispetto allo stesso periodo del 2019, vedi sotto).

 

Il consuntivo di etico e libera vendita dopo 21 settimane

 

Rappresenta la stessa realtà ma in una formula grafica ancora più incisiva la tabella sottostante, che riporta settimanalmente i tassi di crescita del mercato della farmacia e dei suoi due comparti (etico e libera vendita) in raffronto allo stesso periodo del 2019: il giro d’affari complessivo della farmacia conferma il -2% della settimana scorsa, l’etico aggrava la contrazione, l’area commerciale rimane invariata rispetto all’anno precedente.

 

Etico in caduta libera, il “senza ricetta” resta stabile sul 2019

Tasso di crescita % dal 1 gennaio alla settimana corrente, raffrontato allo stesso periodo dell’anno precedente.

 

Nel commerciale, che sulla carta avrebbe dovuto beneficiare della riapertura e del ritorno della gente in vie e negozi, gli incrementi da settimana a settimana sono contenuti e limitati a due soli panieri, patient care e personal care. Su base annua, invece riesce a migliorare sul 2019 soltanto il patient care.

 

Panieri della libera vendita, in crescita netta soltanto il patient care

 

Anche in questo caso una rappresentazione dei tassi di crescita a cadenza settimanale esemplifica con chiarezza l’effetto ascensore: il personal care incrementa la crescita, integratori e farmaci sop-otc aggravano la caduta.

 

Panieri del senza ricetta, otc (farmaci e integratori) in crescente affanno

Tasso di crescita % dal 1 gennaio alla settimana corrente, raffrontato allo stesso periodo dell’anno precedente.

 

La stessa analisi ma distinta per aggregati regionali mostra che nelle regioni più colpite dall’epidemia tutti i panieri tendono verso la linea zero, ossia parità di consumi rispetto al 2019. Nel resto del Paese, invece, la domanda mantiene in alcuni panieri una vivacità che potrebbe anche essere indizio di scorte “in progress”.

 

Libera vendita, nelle regioni-focolaio si restringe la forbice col 2019

Tasso di crescita % dal 1 gennaio alla settimana corrente, raffrontato allo stesso periodo dell’anno precedente.

 

Mostra invece un rimbalzo evidente il segmento delle mascherine facciali, che nella settimana 21 cresce a valori del 51% rispetto ai sette giorni precedenti. In contrazione invece (-8% su base settimanale) gli igienizzanti mani.

 

Mascherine, nuova impennata dopo le ultime forniture

 

Dopo un contenuto rimbalzo, rimette il segno meno il segmento dei rimedi per tosse e raffreddore: la contrazione a valori sulla ventesima settimana del 2020 è del 10%, su base annua del 54%. Dall’inizio dell’anno al 24 maggio, la perdita sullo stesso periodo del 2019 ammonta a valori al -1%.

 

Rimedi tosse e raffreddore, continua la contrazione sul 2019

 

Segno meno su base settimanale anche per il segmento dei vitaminici, minerali e immunostimolanti, che nel periodo 18-24 maggio perde il 4% rispetto ai sette giorni precedenti. Ma nelle prime 21 settimane dell’anno fa +41% (sempre a valori) rispetto al 2019.

 

Vitamine&Minerali, nuova frenata ma sul 2019 la crescita resta evidente

 

Segno meno anche per uno dei segmenti più vitali nel periodo del lockdown, quello dei farmaci per il sonno. Settimana su settimana la perdita è del 6%, ma i raffronti anno su anno mostrano differenze nettamente positive: +40% a valori nella settimana 21 rispetto allo stesso periodo del 2019, +33% nei primi cinque mesi dell’anno.

 

Nella settimana 21 anche i farmaci per il sonno in caduta controllata

 

Tra i segmenti del patient care che mostra in questo momento maggiore vitalità c’è quello dei termometri: nella settimana 21 l’incremento rispetto ai sette giorni precedenti è del 12% a valori, sul 2019 è del 355%. Dall’inizio dell’anno a oggi, la crescita cumulata (sempre a valori) è del 115% e a volumi è dell’83%.

 

Termometri tra i segmenti trainanti del patient care

 

Nel personal care, invece, l’unico segmento che su base settimanale mostra la crescita più decisa è quello dei solari (+46%), sulle 21 settimane del 2020 è quello dei prodotti per capelli (+13% rispetto allo stesso periodo del 2019). Anche in questo caso, una valutazione delle prestazioni settimanali del paniere non può prescindere dai due fattori che in questo momento decidono mercati e consumi: da un lato l’effetto scorta, cioè lo smaltimento degli ingenti acquisti “cautelativi” effettuati tra marzo e aprile, dall’altro la diffidenza di molti consumatori a riprendere le compere.

 

Personal care: nella prima settimana di riapertura bene solo i solari

 

Mette invece a segno un rimbalzo che fa pensare il segmento delle tinture per capelli: dopo l’arretramento della settimana 20, questa categoria torna a crescere nonostante la riapertura di parrucchieri e coiffeur. Se fosse il segno di quella insicurezza che spinge molti italiani a rimandare il ritorno in negozi e supermercati, si aprirebbero interessanti opportunità per la farmacia.

 

Tinture per capelli al rimbalzo nonostante la fase 2

 

Continua invece a sgonfiarsi la “bolla” del mercato in farmacia della veterinaria, che nella settimana 21 perde il 7% sul periodo immediatamente precedente e riduce così al 7% l’incremento a valori sul 2019.

Veterinaria, prosegue il calo ma sull’anno c’è ancora crescita

 

Chiude come di consueto la panoramica sul mercato online della farmacia, che sulla ventesima settimana mostra un contenuto rimbalzo (+2% negli scontrini battuti, +7% nel sell-out) e sull’anno mette a segno un incremento del 66%. Nelle 21 settimane del 2020, la crescita del sell-out arriva all’88%, quella degli scontrini all’89%.

 

Rimbalzo anche nell’online, ma contenuto

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