Iqvia, la bolla da covid continua a sgonfiarsi ma tornano a correre online e vendite di mascherine

Mercato

Prosegue anche nella settimana che va dal 6 marzo al 12 aprile la “normalizzazione” del mercato della farmacia: la bolla dei consumi da emergenza covid continua a sgonfiarsi e tutti i panieri tendono a riprendere il passo abituale, chi più velocemente e chi meno.  E’ l’indicazione proveniente dall’ultimo report di Iqvia, che per Pharmacy Scanner monitora a cadenza settimanale l’andamento delle vendite per misurare gli effetti dell’epidemia sul mercato della salute  (la prima uscita qui, la seconda qui, la terza qui, la quarta qui). Aggiornato con i numeri della settimana scorsa, il giro d’affari complessivo della farmacia si assesta nelle prime 15 settimane del 2020 sui 7,4 miliardi di euro, in crescita dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2019.

 

Settimana 15: etico ancora in caduta, recupera la libera vendita

 

L’incremento va addebitato interamente al comparto del “senza ricetta” (farmaco ed extrafarmaco), che nel periodo cresce del 3% e genera un fatturato di 3,1 miliardi; l’etico invece resta stabile rispetto al 2019 (4,3 miliardi, +0%) ma perde un punto percentuale nei volumi, che invece vedono la libera vendita mettere a segno una progressione del 4%. Nella 15a settimana, in particolare, il farmaco con ricetta perde a volumi il 4% sui sette giorni precedenti e il 12% sulla stessa settimana del 2019; il senza ricetta, invece, cresce a valori del 2% sui sette giorni precedenti e perde il 2% su un anno fa.

 

L’andamento dei panieri nelle prime 15 settimane del 2020

 

La tendenza alla normalizzazione emerge evidente anche dall’analisi dei singoli panieri, dove spariscono gli incrementi a due cifre (tranne che nell’online, ma non è una sorpresa) anche se qualche categoria mostra ancora dinamiche alterate rispetto all’abituale (i nutrizionali, per esempio).

 

I panieri dalla settimana 3 alla 15: i picchi si riducono

 

La normalizzazione, come si diceva, non avanza con lo stesso passo in tutti i panieri della libera vendita, ma non c’è dubbio che l’ondata di riflusso sia cominciata e che in tutte le categorie la dinamica in atto sia quella di un progressivo ritorno ai valori con cui il mercato della farmacia aveva iniziato l’anno.

 

Mascherine e igienizzanti mani: in una settimana trend invertito

 

Tra i segmenti di prodotto che invece continuano a risentire dell’emotività prodotta dall’emergenza epidemica c’è quello delle mascherine: forse anche per una rinnovata disponibilità di questi articoli sugli scaffali di diverse farmacie, tra la 14a e la 15a settimana i dispositivi per la protezione di naso e bocca hanno fatto registrare un’improvvisa e vertiginosa impennata dei consumi: +11% a valori soltanto nei sette giorni tra il 6 e il 12 aprile, per un giro d’affari settimanale che sfiora i 4,7 milioni di euro. In forte caduta invece gli acquisti di igienizzati per mani, che perdono il 20% rispetto alla settimana 14 e  nel periodo 6-12 aprile generano in farmacia un giro d’affari di 2,6 milioni.

 

Integratori, la caduta si stabilizza e nell’anno resta il segno più

 

Tra i panieri che invece tendono a recuperare il loro passo di marcia abituale c’è quello degli integratori: nella settimana che va dal 6 al 12 aprile il comparto resta in territorio negativo (-1% rispetto ai sette giorni precedenti), ma nelle prime 15 settimane del 2020 resta comunque una crescita del 4% (a valori e volumi) sullo stesso periodo del 2019.

 

Verso la normalizzazione anche vitamine e probiotici

 

Tende a rientrare nei suoi abituali binari anche il segmento del paniere integratori costituito da vitaminici, probiotici e immunostimolanti: nella 15a settimana la contrazione a valori è del 6% rispetto ai sette giorni precedenti e dell’1% su base annua, ma nelle prima 15 settimane del 2020 il gruppo fa comunque registrare una crescita del 16% in fatturato e del 17% in volumi.

 

Farmaci senza ricetta, il rimbalzo è in controtendenza

 

Mette invece a segno un rimbalzo senz’altro interessante il segmento dei farmaci senza obbligo di ricetta, che chiude la settimana passata con un incremento a valori del 15% sui sette giorni precedenti. Risultato, sulle 15 settimane di quest’anno la categoria fa registrare una crescita del 4% a valori e del 3% a volumi rispetto allo stesso periodo del 2019.

 

Personal care, primi timidi segnali di ripresa

 

Sembra uscire dalla cappa dell’emergenza anche il paniere della personal care (esclusi gli igienizzanti mani): nei sette giorni che vanno dal 6 al 12 aprile si registrano incrementi più o meno promettenti in tutte le principali categorie. In diversi segmenti, come solari e viso, l’inversione di passo dell’ultima settimana non basta però a raddrizzare le pesanti perdite registrate dall’inizio dell’emergenza epidemica.

 

E l’online torna a tirare: +138% negli scontrini su base annua

 

Ha invece rimesso il piede sull’acceleratore il mercato online della farmacia, che nella settimana del 6-12 aprile cresce del 4% sul valore del venduto. Nelle 15 settimane che compongono questa prima parte del 2020, la crescita di sell out e scontrini arriva all’84% su base annua, cioè sullo stesso periodo del 2019.

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