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Distribuzione, la romagnola Corofar cede il ramo logistico a So.Farma.Morra e si concentra sul proprio network

Filiera

Un’altra cooperativa dei farmacisti sta per lasciare la distribuzione farmaceutica. E’ la romagnola Corofar, che si appresta a cedere la propria attività all’ingrosso a una “new company” controllata per il 51% da So.Farma.Morra, società con oltre 6.200 farmacie clienti, e per il 49% dalla stessa Corofar. L’operazione dovrebbe arrivare al “closing” entro la fine del mese ma intanto ha già ottenuto il via libera sia del consiglio di amministrazione della cooperativa (fine marzo) sia dell’assemblea (primo giugno, cento favorevoli su 106 soci votanti).

Il percorso contempla in sostanza tre fasi: la prima, già archiviata, riguarda la costituzione di una nuova srl, Corofar distribuzione, con capitale sociale di 50mila euro; la seconda, da completare entro fine giugno, prevede un aumento dell’asset fino a due milioni, il 59% versato da Corofar attraverso il conferimento del «ramo d’azienda riguardante l’attività di compravendita e distribuzione all’ingrosso di farmaci e parafarmaci», il 41% da So.Farma.Morra mediante apporto di capitale più trasferimento dell’attività di «commercializzazione e distribuzione all’ingrosso» che fa capo al magazzino di Minerbio, in provincia di Bologna. Terza e ultima fase, che scatterà al closing e all’esecuzione dell’aumento di capitale, la vendita da Corofar a So.Farma.Morra del 10% del capitale della newco (con ridistribuzione delle quote, 49% alla cooperativa e 51% alla società campana) a un prezzo pari al 10% del patrimonio netto della nuova compagnia.

Con l’operazione, in sostanza, Corofar conferisce alla newco la propria intera attività distributiva e quindi attrezzature, macchinari, impianti, arredi, merci, debiti e crediti, contratti, dati e informazioni commerciali, marchi, autorizzazioni, licenze e personale dipendente. Sono compresi nel conferimento, inoltre, tutti i debiti di Corofar verso le banche, che facciano o no riferimento al ramo
d’azienda trasferito. Restano invece alla cooperativa – tra le altre cose – i marchi e tutte le attività relative a Corofar Salute, il network del gruppo (221 farmacie aderenti), compresa la negoziazione con l’industria, il marketing e la gestione della rete.

«In sostanza» spiega a Pharmacy Scanner Pierluigi Zuccari, presidente di Corofar «cediamo l’intera attività logistica per concentrarci sulla nostra attività “core”, cioè lo sviluppo del network e il supporto ai soci. Corofar poi non lascia del tutto la distribuzione, visto che nella newco rimaniamo comunque con una partecipazione soltanto di un punto inferiore alla parità».

I patti parasociali, inoltre, prevedono un consiglio di amministrazione composto da cinque membri con presidente designato dalla cooperativa e amministratore delegato da So.Farma.Morra. E per il primo triennio i partner hanno già concordato di collocare alla presidenza lo stesso Zuccari, alla vicepresidenza Alessandro Morra (presidente di So.farma.morra) e nella carica di amministratore delegato Ettore Morra. «Questa è un’operazione di grande rilevanza» osserva ancora Zuccari «che grazie alle economie di scala riduce i costi a carico dei soci per le attività distributive e accresce il valore della cooperativa».

Corofar conta circa 400 farmacie tra clienti e socie e ha chiuso il consuntivo 2018 con  ricavi operativi per circa 124,4 milioni di euro e utili poco sopra i 37mila euro. So.Farma.Morra, che conta 6.200 farmacie clienti e 15 filiali per un totale di 50.000 mq, grazie all’operazione aumenta il fatturato consolidato a oltre un miliardo e accresce fino al 7,9% la propria quota di mercato nella distribuzione intermedia.

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