Labomar, performance di sostenibilità premiata con il rating Silver da EcoVadis
Labomar spa, azienda nutraceutica italiana attiva a livello internazionale e quotata sul mercato Euronext Growth Milan, è stata valutata da EcoVadis con lo score “Silver” per la sua performance di sostenibilità. EcoVadis è un’agenzia di rating internazionale che misura le pratiche e le performance Esg (Environmental, social and governance) delle imprese con una metodologia basata sui più elevati standard a livello mondiale. L’agenzia si propone di migliorare le pratiche ambientali e sociali delle imprese attraverso il coinvolgimento delle catene logistiche globali e gestisce una piattaforma collaborativa che permette alle aziende di monitorare la performance di sostenibilità dei partner in 150 settori e 110 paesi.
Il rating conseguito da Labomar, che per la prima volta si è sottoposta all’assessment, viene raggiunto soltanto dal 25% delle imprese. L’equilibrata distribuzione del punteggio tra le diverse aree di valutazione – ambiente, pratiche lavorative e diritti umani, etica e acquisti sostenibili – testimonia una volta di più l’impegno a 360 gradi di Labomar verso il raggiungimento degli obiettivi Esg stabiliti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo sostenibile.
«Questo riconoscimento premia la strategia per la sostenibilità di Labomar: un percorso a lungo termine che coinvolge ogni reparto dell’azienda, responsabilizza dipendenti e fornitori rendendoli partecipi di un impegno comune» ha spiegato Walter Bertin, amministratore delegato e fondatore di Labomar «la certificazione che i nostri progetti e i nostri sforzi per la sostenibilità vanno nella giusta direzione è senz’altro motivo di vanto. Allo stesso tempo, però, è un requisito strategico per le aziende che, come Labomar, vedono tra i propri clienti grandi player del settore farmaceutico attivi a livello internazionale, i quali sono sempre più sensibili alla sostenibilità della propria supply chain». Il gruppo ha chiuso il 2022 con un fatturato consolidato preliminare pari a circa 92 milioni di euro, di cui il 46% realizzato nei mercati internazionali.
