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La prima farmacia del Metaverso? Probabilmente sarà svedese. E un video ne dà un’anticipazione

Filiera

Ha fatto scalpore la notizia che Cvs Pharmacy, la più importante catena americana di farmacie dopo Wba, aprirà tra breve un e-commerce nel Metaverso, la nuova realtà virtuale di internet, da dove venderà farmaci con ricetta e senza così come integratori e altri prodotti per la salute e il benessere. I giornali americani, che indulgono nell’autoreferenzialità, hanno subito scritto che Cvs sarà la prima farmacia a sbarcare nel nuovo mondo, ma la verità è che c’è chi è più avanti. Per esempio Kronans Apotek, catena svedese (controllata dal distributore finlandese Oriola) che raggruppa più di 320 farmacie e detiene una quota di mercato del 18% circa.

 

La catena svedese Kronans Apotek è già nel Metaverso (in demo)

 

Nelle settimane scorse l’insegna scandinava ha presentato una prima demo della sua farmacia da Metaverso, realizzata in collaborazione con la piattaforma Metabloxz. L’obiettivo, hanno spiegato le due società, è quello di esplorare le potenzialità che offre la realtà virtuale al commercio elettronico, per offrire ai clienti esperienze di acquisto del tutto nuove: nella “metafarmacia”, infatti, sarà possibile acquistare farmaci e altri prodotti che verranno poi recapitati a domicilio da droni o corrieri del delivery. «Siamo convinti che la farmacia del futuro dovrà offrire il miglior servizio possibile qualsiasi sia il canale di vendita» ha detto Linda Wakeham, head of Pr Strategy di Kronans Apotek «non sappiamo ancora se il Metaverso sarà tra questi, nessuno lo può dire, ma per noi è importante essere in prima linea nello sviluppo digitale».

 

 

Le cautele della manager svedese sono più che giustificate: anche se il Metaverso ha ricevuto nei mesi scorsi un potente “endorsement” dal fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, che ha dato il nome di Meta alla sua nuova holding, deve passare ancora parecchia acqua sotto i ponti per capire se la realtà virtuale attecchirà davvero su internet. Una ventina di anni fa, come ricorderanno i meno giovani, fece sensazione Second Life, universo virtuale che in un paio di anni richiamò più di un milione di utenti in tutto il mondo e accolse università, istituti accademici, enti di formazione e industrie di ogni settore (farmaceutico compreso). Ma finito il clamore della novità, l’interesse scemò velocemente e oggi gli utenti registrati non sono più di 600mila.

Cvs Pharmacy però sembra crederci, tanto che i programmi sono quelli di portare nella sua “metafarmacia” non soltanto medicinali e altri prodotti, ma anche servizi. Secondo quanto riporta la stampa Usa, in particolare, l’azienda intenderebbe offrire nell’ambiente virtuale anche assistenza medica, consulenze dietologiche, programmi di fitness e benessere, persino prestazioni di telemedicina e teleconsulto. D’altronde, fanno notare diversi osservatori, quando il cliente già si muove in un ambiente digitale, diventa ancora più facile proporgli servizi digitali. «Stiamo cercando assiduamente modi nuovi e innovativi per coinvolgere i consumatori attraverso un approccio digital-first e tecnologico» ha dichiarato a Cnbc un portavoce del gruppo «continueremo a esplorare queste e altre opzioni per migliorare l’esperienza del consumatore e lanciare nuovi servizi». Più o meno gli stessi toni usati da Kronans Apotek.

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