Iqvia, l’online in controtendenza sul “fisico” vola nelle vendite. L’inflazione esalta la convenience?

Nei primi nove mesi del 2022 il mercato online della farmacia sfiora i 510 milioni di euro di fatturato, per un totale di poco più di 50 milioni di confezioni vendute. E se nel mercato “fisico” i consumi a unità rallentano, in quello digitale invece accelerano sensibilmente: nella settimana 39, dal 26 settembre al 2 ottobre, l’incremento dei volumi rispetto allo stesso periodo dell’anno passato è di oltre un terzo, nei sette giorni precedenti arriva a quasi il 20%. Serviranno altre osservazioni, ma il sospetto è che inflazione e caro-bollette stiano convincendo le famiglie più avvezze agli acquisti online e sfruttare la “convenience” di questo canale (come ricordava l’altra settimana Mediobanca, l’online della farmacia mostra prezzi più bassi rispetto al “fisico” del 33% nell’automedicazione e del 29% nel parafarmaco).

Queste almeno sono le indicazioni che arrivano dal report con cui Iqvia aggiorna alla 39ª settimana dell’anno valori e volumi del mercato online della farmacia: nei sette giorni, dicono i dati, il giro d’affari sfiora i 13 milioni di euro e le confezioni vendute superano il milione e duecentomila pezzi. Il segmento degli integratori continua a rappresentare il paniere più rilevante con un giro d’affari sui nove mesi di oltre 246 milioni di euro; segue il cura persona con quasi 162 milioni e, a parecchie lunghezze di distanza, i farmaci sop-otc (53,7 milioni). I test covid mostrano un rimbalzo analogo a quello del mercato offline e toccano sui nove mesi i 5,7 milioni di euro.