Nella 16a settimana dell’anno, quella che va dal 13 al 19 aprile, il mercato della farmacia torna in territorio nettamente negativo con entrambe le proprie gambe, ossia farmaco etico e “senza ricetta”. Il responso arriva dal report con cui, anche questa settimana, Iqvia analizza per Pharmacy Scanner vendite e prestazioni del canale nell’emergenza epidemica (il primo report qui, il secondo qui, il terzo qui, il quarto qui, il quinto qui). Nelle prime 16 settimane di quest’anno, dicono le rilevazioni, il giro d’affari complessivo della farmacia tocca i 7,8 miliardi di euro, esattamente lo stesso valore con cui si è chiuso l’anno scorso il periodo corrispondente. Dall’etico arrivano 4,5 miliardi (il 2% in meno di quanto il paniere generava nel 2019), dalla libera vendita invece arrivano 3,3 miliardi (+1%).
Settimana 16: in forte caduta farmaco etico e “senza ricetta”
Come si desume dai due grafici in alto a destra, tanto l’etico quanto la libera vendita (consumer health) registrano nell’ultima settimana una importante battuta d’arresto: rispetto ai sette giorni precedenti (6-12 aprile) la contrazione è del 16 e del 15% rispettivamente, sulla sedicesima settimana dell’anno precedente il calo è addirittura del 27 e 19%. Attenzione però, questi numeri non dicono tutto: mancano nell’analisi i fatturati provenienti dalla dpc, che cresce da diversi mesi e potrebbe allargarsi ulteriormente con nuove riclassificazioni legate all’emergenza.
Il trend dei panieri sulle prime 16 settimane del 2020
La caduta dei consumi che si protrae ormai da 4-5 settimane comincia a farsi sentire sui numeri dei panieri in questa prima parte dell’anno: ora mostrano il segno meno non soltanto l’etico ma anche patient e personale care (vedi sopra), la libera vendita invece resta in territorio positivo ma vede calare a un terzo l’incremento su base annua (nelle prime 15 settimane la crescita raggiungeva il 3%).
La parabola che in questa prima parte dell’anno stanno disegnando il mercato della farmacia e le sue due colonne, etico e libera vendita, risulta ancora più evidente nel grafico sottostante: il farmaco con ricetta ha ormai esaurito lo slancio cominciato dalla decima settimana (w10), la libera vendita mantiene ancora una differenza positiva ma ha già annullato buona parte della crescita precedente.
L’andamento del mercato nelle singole settimane
A loro volta, anche i panieri che compongono il comparto della libera vendita mostrano cadute analoghe ma scalate (vedi sotto). Sulle 16 settimane, così, integratori, farmaco otc e nutrizionali riescono a restare ancora in territorio positivo (+3, +2 e ancora + 3% rispettivamente), patient care e personal care perdono invece un punto ciascuna.
L’andamento dei panieri nelle singole settimane
Il mercato della libera vendita mostra dinamiche differenti anche da un punto di vista geografico: le regioni dove l’epidemia ha colpito più duramente sono anche quelle dove storicamente c’è più propensione all’acquisto privato di prodotti per la salute, cosa che potrebbe spiegare perché nelle regioni del Centro-sud gli acquisti di integratori e farmaci otc disegnano le stesse curve dei consumi al Nord ma registrano incrementi mediamente maggiori.
L’andamento dei panieri per aggregati regionali
Ancora una volta, il paniere degli integratori è quello che decide il passo per l’intero mercato della farmacia, perché gli fa da motrice. Nella 16a settimana, 13-19 aprile, il comparto perde il 14% sui sette giorni precedenti e il 23% sul 2019, condannando al segno meno anche il comparto dell libera vendita (-15% sulla settimana e -19% sull’anno, sempre nei sette giorni che vanno dal 13 al 19 aprile).
Integratori, nella settimana 16 la caduta si accentua
Disegna la stessa parabola il segmento della categoria integratori costituito dai rimedi stagionali per tosse e freddo. Nella 16a settimana il gruppo perde a valori il 20% sui sette giorni precedenti e il 43% su base annua. Dall’inizio dell’anno al 19 aprile, però, rimane in territorio positivo rispetto allo stesso periodo del 2019: +7% a valori e +3% a volumi.
Integratori, anche i rimedi stagionali in progressivo calo
In evidente difficoltà anche un segmento che finora aveva corso parecchio, quello dei vitaminici, probiotici e immunostimolanti (sempre nel paniere integratori). Nel periodo 13-19 aprile il gruppo lamenta una contrazione del 16% su base settimanale e annua. Nel segmento tengono soltanto i prodotti a base di vitamina D, per i quali occorrerebbe però una valutazione più approfondita dei consumi alla luce della nota Aifa 96.
Tra le vitamine continua a tenere soltanto il gruppo D
Non si salvano dal segno meno neanche i farmaci di automedicazione: nella 16a settimana perdono a valori il 13% rispetto ai sette giorni precedenti e il 24% su base annua. Ma, come già detto in apertura, nel periodo 1 gennaio-19 aprile mantengono una crescita a valori di due punti.
Farmaci otc, un’altra settimana con il segno negativo
Riesce invece a restare in territorio positivo il sottosegmento dei farmaci otc per il sonno: dalla 15a alla 16a settimana il gruppo evidenzia una perdita a valori dell’11%, ma su base annua la crescita resta cospicua (+46%) e soprattutto nelle prime 16 settimane del 2020 la crescita a valori è del 36%.
Una felice eccezione: i farmaci per il sonno
Continua invece a dare scarsi segnali di ottimismo il paniere del personal care (dal quale Iqvia ha escluso per questa analisi gli igienizzanti mani): l’unico segmento che mostra qualche dinamismo è quello dei prodotti per la cura dei capelli, paga invece dazio all’approssimarsi della stagione estiva il gruppo dei solari, che nel confronto sull’anno evidenza decrementi fortissimi.
Personal care, in crescita soltanto i prodotti per capelli
Chiude l’analisi, come sempre, il mercato online della farmacia. Nella 16a settimana il volume degli scontrini battuti fa il passo del gambero (-6%) e torna ai valori di quindici giorni prima, ma l’incremento sull’anno (+109%) rimane cospicuo e il sell-out nelle prime 16 settimane del 2020 cresce dell’88% su base annua.
Battuta d’arresto per l’online, ma la crescita resta incalzante
Nel periodo 1 gennaio-13 aprile risulta in crescita anche la media prodotti per scontrino, +7% su base annua, che cala invece tra la quindicesima e la sedicesima settimana (-4%).