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Integrazione Comifar-Admenta, cambia il copione: Phoenix piazza in Italia la stanza dei bottoni

Filiera

Sterzata improvvisa sull’integrazione tra Comifar e Admenta-Lloyds Farmacia dopo il completamento, a novembre, dell’acquisizione da parte del gruppo Phoenix delle attività di McKesson in sei Paesi europei, tra i quali l’Italia. Nelle dichiarazioni rese allora, venne lasciato intendere che le due società italiane sarebbero rimaste entità separate e direttamente subordinate al quartier generale del gruppo internazionale, a Düsseldorf. Invece la stanza dei bottoni dove si ricongiungono le linee di comunicazione di Comifar e Admenta sarà qua in Italia: con un comunicato congiunto diffuso il 2 febbraio, infatti, le due società italiane hanno annunciato la costituzione di Phoenix Pharma Italia, capogruppo (con sede a Milano) controllata interamente da Phoenix International.

Il cambio di copione è rimasto in gran parte inosservato, però ha il suo spessore e invita alla riflessione: Comifar e Admenta hanno entrambe attività nel retail farmaceutico (il network Valore Salute la prima, la catena Lloyds Farmacia la seconda) e nella distribuzione intermedia, con magazzini e farmacie clienti. Fintanto che l’ipotesi era quella di tenere i fili separati sino al confine, prevaleva il pensiero che le due società avrebbero continuato a operare nei due mercati senza scambi vicendevoli di asset. Ora che invece le linee si ricongiungono non più in Germania ma a Milano, tutti gli interrogativi che erano circolati a novembre al compimento dell’acquisizione internazionale si ripropongono legittimamente: Comifar e Admenta manterranno entrambe i piedi in due scarpe, oppure c’è la possibilità che scatti un rimescolamento dal quale spunteranno nella sostanza due business unit, una dedicata alla farmacia e l’altra alla distribuzione?

In attesa di ulteriori elementi, dal comunicato si può distillare un’altra notizia suggestiva: in concomitanza con la nascita di Phoenix Pharma (che avrà per ceo un tedesco, Joachim Sowada, altro tassello da incastonare nel mosaico), lascia l’incarico di presidente esecutivo di Comifar Mauro Giombini, che la società aveva richiamato nel febbraio 2021 a due anni appena dall’uscita, dopo vent’anni da amministratore delegato, fino al 2017, e altri due da presidente.

Questo secondo addio dà ragione ai molti che, quando nel luglio 2021 Phoenix annunciò l’operazione McKesson, Giombini fosse stato richiamato perché occorreva al volante dell’acquisizione italiana un manager di lungo corso. Che ora, concluso il lavoro, può tornarsene a riposo come un moderno Cincinnato della distribuzione. Quello che la vulgata non dice è che in realtà Cincinnato venne richiamato alla guida della repubblica romana non una ma due volte. Viene allora da chiedersi se le valigie che Giombini si sarà già riportato a casa le ha disfatte o rimangono in corridoio in attesa che il telefono squilli un’altra volta.

Intanto completiamo con le altre novità del comunicato di giovedì scorso: con l’uscita di Giombini, Roberto Porcelli assume la carica di amministratore delegato del gruppo Comifar, mentre Domenico Laporta mantiene la stessa carica in Admenta-Lloyds Farmacia. Alla presidenza di quest’ultima, infine, si insedia Luca Sabelli, che oltre a coprire lo stesso incarico in Comifar è vicepresidente di Adf. «Con questo nuovo assetto, il Gruppo Phoenix può fare maggiore leva sugli asset e sulle competenze professionali di due realtà leader» dichiarano nella nota stampa Domenico Laporta e Roberto Porcelli «il nostro obiettivo è avviare un piano di espansione e di investimenti che punti alla crescita in un mercato strategico per il Gruppo come quello italiano, con un focus particolare sul settore delle farmacie». Che sia lo spoiler di prossime acquisizioni per allargare il novero degli esercizi farmaceutici di proprietà?

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