Beauty: Pinalli apre quattro nuovi store in Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna
Pinalli, la principale piattaforma italiana di distribuzione di prodotti per la bellezza e il benessere della persona, continua il proprio percorso di crescita con l’inaugurazione di quattro nuovi store nel Centro-nord. Venerdì scorso, 18 aprile, ha aperto al pubblico il nuovo punto vendita di Crema (Cremona) presso il centro commerciale Gran Rondò, mentre venerdì 25 aprile vedrà la luce lo store di Valmontone (Roma) all’interno del Valmontone Outlet, che rappresenta il secondo punto vendita Pinalli nel Lazio. Sabato 10 maggio invece, taglio del nastro per il nuovo negozio situato nel centro commerciale I Portali di Modena, mentre Imola (centro commerciale Leonardo) aprirà il 17 maggio.
Queste aperture, riferisce una nota del gruppo, si inseriscono nel piano strategico di espansione del brand, che nei primi mesi del 2025 ha già visto l’inaugurazione di punti vendita ad Alessandria e Rovereto, raggiungendo quota 85 store e confermando il proprio ruolo di protagonista nella distribuzione beauty a livello nazionale. «Il rafforzamento della rete retail è uno dei pilastri del nostro sviluppo» commenta Raffaele Rossetti, presidente e ad di Pinalli «le nuove aperture testimoniano la volontà di presidiare territori ad alto potenziale, rafforzando la prossimità al cliente e rendendo sempre più accessibile la nostra proposta distintiva. Il 2025 è iniziato sotto i migliori auspici, e continuiamo a investire con convinzione per offrire esperienze di acquisto sempre più complete, innovative e coerenti con il nostro Dna».
Parallelamente all’espansione della rete retail, Pinalli ha appena ampliato la propria proposta di servizi alla clientela, dotando 21 beauty store di cabine dedicate alla prova prodotto skincare, per far vivere alle clienti un’esperienza personalizzata e immersiva. Contestualmente, è stata avviata una revisione dell’offerta make-up, con l’obiettivo di rinnovare i servizi in chiave più attuale ed esperienziale, in linea con le aspettative delle consumatrici contemporanee.
