E zitta zitta, Amazon sbarca con la sua private label nel mercato dell’Otc

Mercato

Zitta zitta, come ha sempre fatto ogni volta che ha messo piede in nuovi mercati, Amazon ha lanciato negli Usa una nuova linea di farmaci senza obbligo di prescrizione, ovviamente generici e a marchio privato: Basic Care. E non lo ha fatto ieri ma nell’agosto scorso, senza alcuna campagna pubblicitaria e nel silenzio quasi assoluto. Se n’è accorto mercoledì 21 febbraio il canale di news finanziarie Cnbc, che ha lanciato una notizia istantaneamente ripresa dai principali quotidiani economici statunitensi ed europei. E non stupisce, perché l’ingresso ufficiale del colosso dell’e-commerce nel mercato del farmaco prefigura all’orizzonte una guerra dei prezzi con le principali catene di farmacia americane e inglesi, simile alle tante guerre che Amazon ha già combattuto – e vinto – in altri canali del retail.

Gli indizi sono già tutti sul tavolo: tra le referenze della linea Basic Care – sessanta in tutto, prodotte dall’azienda contoterzista americana Perrigo – c’è l’ibuprofene in confezione da 500 compresse-200mg, che Amazon vende a 6,98 dollari; Cvs Pharmacy, invece, mette la stessa scatola a 15,99 dollari, Walgreens a 15,49, Rite Aid a 14,99. «Il fatto che Amazon abbia compiuto il salto non è un buon segno per i brand che presenti sul mercato» spiega a Cnbc Matthew Oster, direttore della divisione ricerche Consumer health di Euromonitor International «perché la sua capacità è quella di continuare a vendere anche in assenza di ricavi per tutto il tempo necessario a vedere come vanno le cose. Il fatto poi che sull’e-commerce operi quasi in regime di monopolio, genera economie di scala che gli consentono di vendere anche sottocosto».

Sia chiaro, in gioco non c’è soltanto la leadership del mercato Otc: le farmacie americane, come ricorda la Cnbc, fanno soldi perché la gente entra per comprare un’aspirina ed esce anche con un integratore o un dermocosmetico. Le farmacie Boots ne sono talmente consapevoli da avere definito un lay out del punto vendita che, come gli Autogrill italiani, costringe il cliente a passare dall’area del libero servizio per raggiungere l’uscita. Il traffico che Amazon porterà via, quindi, potrebbe comportare perdite ben superiori alle sole vendite di Otc.

Il mercato americano del “senza ricetta”, peraltro, viaggia su numeri ben diversi da quelli europei: nell’ultimo anno, ricorda Cnbc, l’industria dell’Otc generico è cresciuta del 31% e ha raggiunto un giro d’affari di circa 8,4 miliardi di dollari. Le versioni branded dominano ancora tutte le categorie del comparto (fatta eccezione per i prodotti contro il tabagismo), cosa che per gli esperti fa intuire interessanti spazi di crescita per le private-label.

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