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Nell’Italia lunga e stretta quanto dondola l’etico in farmacia

Osservatorio Pharmatrend

L’Italia è lunga e stretta anche nel mercato della farmacia. Lo conferma una volta di più il recente report con cui Iqvia ha fotografato cifre e percentuali realizzate dal canale nel 2018: la realtà che esprimono le medie nazionali non è sempre quella che si riscontra su una scala di analisi più piccola, regione per regione. Esemplifica mirabilmente la tradizionale scomposizione del mercato in farmacia tra etico e “senza ricetta”: sul totale Paese, il farmaco con obbligo di prescrizione assorbe il 58,9% del giro d’affari del canale, mentre il comparto di libera vendita si ferma al 41,1%. Nelle diverse regioni, tuttavia, i due piatti mostrano oscillazioni importanti, con l’etico che in Molise e Basilicata arriva a coprire il 67% del mercato complessivo della farmacia.

La variabilità è così estesa che si possono raggruppare le singole regioni in tre diversi scaglioni: quelle dove il farmaco con obbligo di ricetta contribuisce al fatturato della farmacia per meno del 50%, quelle dove partecipa per una quota compresa tra il 50 e il 60% e infine le regioni dove il peso dell’etico supera il 60%. L’incidenza dei diversi segmenti dell’area di libera vendita da regione a regione rappresenta un altro elemento di riflessione.

 

Gruppo 1: quota di mercato del farmaco etico sotto il 50%

LEGENDA
Etico: farmaci di fascia A e C
Otc: farmaci senza ricetta
Integratore: integratori/notificati
Pec: personal care
Pac: patient care
Nut: nutrizionali

 

Gruppo 2: quota di mercato del farmaco etico tra il 50% e il 60%

LEGENDA
Etico: farmaci di fascia A e C
Otc: farmaci senza ricetta
Integratore: integratori/notificati
Pec: personal care
Pac: patient care
Nut: nutrizionali

 

Gruppo 3: quota di mercato del farmaco etico sopra il 60%

LEGENDA
Etico: farmaci di fascia A e C
Otc: farmaci senza ricetta
Integratore: integratori/notificati
Pec: personal care
Pac: patient care
Nut: nutrizionali

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