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Più Medical, tra farmacie e parafarmacie gli store diventano 70. E si punta a 80 per fine anno

Filiera

Diventano settanta, 12 farmacie e 58 parafarmacie, i punti vendita di Più Medical, l’insegna che fa capo alla varesina Gsm. L’ultima inaugurazione risale alla prima settimana di giugno e riguarda la parafarmacia del centro commerciale Aprilia2, alle porte dell’omonima città in provincia di Latina. Superficie commerciale di 90 mq, 4mila referenze in assortimento, 3 farmacisti in organico, il punto vendita è l’ottava parafarmacia Più Medical nel Lazio e l’intenzione del gruppo è quella di proseguire l’espansione della rete anche nella seconda metà dell’anno. «Contiamo di aggiungere entro fine dicembre un’altra decina di aperture» spiega a Pharmacy Scanner Diego Besozzi, direttore generale di Gsm «per le parafarmacie rimarrà privilegiata la location all’interno dei più importanti centri commercial italiani. L’acquisizione di nuove farmacie invece – ne prevediamo tre o quattro entro fine anno – continuerà a gravitare tra Lombardia e Piemonte orientale, per restare nel raggio d’azione della nostra società di distribuzione La Farmaceutica spa».

 

L’ultima parafarmacia di Più Medical, ad Aprilia (Latina). Circa 90 mq, ha in assortimento 4mila referenze.

 

Il programma delle nuove aperture rappresenta per Più Medical motivo di soddisfazione. «In questo momento di forte incertezza» osserva Besozzi «non sono tante le insegne che continuano ad estendere la loro rete: nel canale parafarmacia si sono fermate o hanno rallentato sensibilmente diversi gruppi della gdo. La nostra politica di espansione invece non si arresta ed è per noi un orgoglio».

In ogni caso, il problema numero uno rimane il reclutamento di personale laureato in Farmacia o Ctf. «Calano i laureati e cala l’attrattività del lavoro al banco» conferma Besozzi «e anche se le retribuzioni si sono alzate, tra i giovani non entusiasma l’idea di dover lavorare il sabato o la domenica. Per questo abbiamo deciso di esplorare nuove strade come quella di fare scouting tra i laureandi offrendo tirocini e formazione dedicata e altamente qualificante, ma non è sufficiente a coprire l’elevata necessità per tutti i nostri punti vendita».

 

 

Anche l’attuale congiuntura economica, caratterizzata da inflazione elevata e rincari dovuti ai costi di energia e materie prime, pone sfide non indifferenti. «Fortunatamente» osserva Besozzi «nel settore healthcare non vedo la “gelata” dei consumi che invece si osserva in altri canali perché le famiglie, sempre più attente al benessere e alla prevenzione, tagliano meno la spesa di otc e farmaci in generale. Io noto che oggi il consumatore è più evoluto, dunque quando serve ricorre a tutti gli strumenti che ha a disposizione per attutire l’impatto dell’inflazione, cercando il prezzo più conveniente sul mercato, solitamente offerto online come sul nostro e-store www.piumedical.it. Nel caso del retail fisico invece veniamo incontro al consumatore attento al portafoglio proponendo la nostra private label come alternativa al leader di marca dal rapporto qualità-prezzo competitivo. Inoltre la professionalità dei nostri farmacisti, preparati e formati per un consiglio al banco di qualità, resta la leva su cui puntiamo maggiormente per fidelizzare il cliente nel lungo periodo».

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