Skin ADV

Personale, le azioni da mettere in campo per non trovarsi senza candidati in caso di bisogno

Blog-notes

Una delle criticità maggiori che oggi affligge le farmacie è sicuramente la carenza di personale. Ormai sono tre anni che è particolarmente difficile trovare farmacisti da assumere, considerato che l’emergenza covid e l’apertura di nuove farmacie ha incrementato la domanda di addetti. Come muoversi allora? Per cominciare – e abbiamo già avuto occasione di dirlo – bisogna comprendere che le nuove generazioni, specialmente i neolaureati, hanno un approccio diverso rispetto a chi li ha preceduti: oggi il tempo, nella maggior parte dei casi, vale più del denaro, quindi chi pratica aperture continuate anche nei festivi non si stupisca se fa fatica a coprirli. Altra discriminante che prima non pesava, la distanza: nelle farmacie del Nord capitava di incontrare farmacisti e collaboratori che si erano spostati dal Sud perché dalle loro parti non trovavano impiego. Terzo motivo, che rimbalza moltissimo sui social, è la retribuzione: molti la trovano del tutto insufficiente, anche se è quella minma prevista dal contratto nazionale. Aggiungerei poi le ristrette opportunità di carriera e la fatica con cui alcuni farmacisti titolari comunicano e coinvolgono i loro collaboratori nel progetto imprenditoriale che riguarda la loro farmacia.

Riassumendo, oggi il farmacista che cerca lavoro preferisce una farmacia possibilmente vicina, con orari comodi, una retribuzione adeguata, un ambiente sereno e un progetto ben strutturato all’interno del quale potersi ritagliare uno spazio e soprattutto una crescita professionale che dia soddisfazione. Qualcuno direbbe “utopia”. Invece sono condizioni che la farmacia è in grado di offrire così da essere attraente nei confronti dei candidati, almeno nell’insieme delle loro attese.

Il consiglio che do a tutti coloro che cercano collaboratori, dunque, è di organizzarsi al meglio, attraverso la formulazione di un progetto imprenditoriale strutturato che oltre ad agevolare il reclutamento di personale aiuterà a rendere performante la farmacia in ogni ambito. I collaboratori motivati e soddisfatti, se ben organizzati, hanno una resa nettamente più elevata rispetto chi lavora malvolentieri.

Anche i canali dove cercare candidati sono cambiati profondamente: prima i curriculum vitae arrivavano copiosi in farmacia e una semplice telefonata al sindacato o all’ordine provinciale avrebbe permesso di trovare diversi nominativi; anche gli annunci sui social davano buoni risultati. Ora invece un annuncio su Facebook genera spesso risposte negative o risentite, in farmacia non arrivano più curriculum ed è difficile reperire nuovi contatti. Vista l’inversione nel rapporto tra domanda ed offerta, lo scouting oggi dev’essere un’attività costante, anche quando non c’è bisogno, perché è forte il rischio che qualche collaboratore possa lasciarci all’improvviso per andare in una farmacia che è più vicino a casa oppure offre qualcosa in più. Ogni occasione è buona per mettere in agenda qualche nome nuovo, non perdete di vista chi è venuto in farmacia per il tirocinio.

In questa nuova emergenza anche la modalità di gestione dei colloqui ha un’enorme importanza: bisogna saper dialogare e comprendere l’attitudine del potenziale collaboratore. La mia esperienza mi porta ad asserire che non sono primarie le conoscenze o le competenze, queste si apprendono. È fondamentale trovare volontà, impegno, curiosità, voglia di mettersi in gioco, modestia e soprattutto una sana ambizione professionale, che innesca la voglia costante di migliorare. Chi si presenta con queste caratteristiche, di solito, non ha paura di mansioni impegnative se la farmacia è “attraente”, perché comprende che avrà più opportunità di crescita.

L’imprenditore farmacista spesso non abituato a gestire i rapporti interpersonali deve lavorare al meglio per creare un team che condivida i valori e il progetto. Ci vuole un po’ ma con una selezione virtuosa, che talvolta può anche obbligare a scelte importanti, si riesce a creare un team coeso dove la collaborazione permette di superare anche momenti di impasse. Creare un buon ambiente è molto importante, ci vuole motivazione e anche incentivazioni che portino nelle tasche dei collaboratori qualcosa in più rispetto allo stipendio standard, che oggi forse è un po’ sottotono.

Concludendo, il personale si trova se si cura la propria “attrattività” e si mette in campo una ricerca certosina, da sviluppare con azioni declinate su diversi canali con l’obiettivo di avere sempre un piccolo parco di potenziali candidati. Una buona conoscenza di Linkedin può essere d’aiuto nel reperire profili idonei. La gestione del team richiede impegno ma rappresenta una competenza da acquisire molto rapidamente, se si vogliono evitare improvvisi “buchi” in organico.

Altri articoli sullo stesso tema