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Lloyds Farmacia gioca la carta locker per aiutare i clienti che chiedono comodità e accessibilità

Filiera

Dopo e-commerce, home delivery e app brandizzata, Lloyds Farmacia prosegue nella digitalizzazione del patient journey con il servizio di ritiro differito tramite locker, gli armadietti smart con terminale per il pagamento. La novità è stata lanciata un po’ più di un mese nella Farmacia comunale numero 30 di Milano, zona Rogoredo-Santa Giulia, ma altre due installazioni dovrebbero seguire entro l’estate, ancora a Milano e a Bologna. Il locker, spiega a Pharmacy Scanner Arianna Furia, direttore vendite di Admenta Italia, viene utilizzato principalmente per il ritiro dei prenotati e la clientela della farmacia ha mostrato di gradire il nuovo servizio. «In un mese» dice «sono stati effettuati duecento prelievi. Per venire incontro alle necessità dell’utenza, il locker è funzionante anche nelle ore di chiusura della farmacia. Per ora, tuttavia, abbiamo escluso prudenzialmente dal servizio il farmaco etico».

 

La prima Farmacia comunale Lloyds a essere dotata di locker per il ritiro differito di prenotati e sospesi. Si trova a Rogoredo-Santa Giulia, a Milano, ed entro l’estate sarà affiancata da altre due farmacie, di nuovo a Milano e a Bologna.

 

La scelta di lanciare il servizio locker è stata ispirata dai risultati di un sondaggio lanciato da Lloyds Farmacia per indagare sulle opinioni dei clienti rispetto ai servizi che vorrebbero trovare in farmacia. La survey è stata condotta l’estate scorsa mediante interviste dirette, effettuate nelle filiali dell’insegna oppure nei dintorni in concomitanza con mercati di quartiere o altri eventi particolarmente frequentati. Circa un migliaio le risposte raccolte, con il 70% degli intervistati appartenenti all’universo femminile e il 48% tra i 42 e i 69 anni.

 

 

La prima domanda puntava a conoscere le preferenze dell’intervistato riguardo al luogo cui rivolgersi per servizi come telemedicina, prestazioni infermieristiche o altro e le risposte sono decisamente positive: più di un intervistato su tre indica la farmacia come il luogo dove vorrebbe trovare questi servizi, esattamente la stessa quota (36%) di coloro che invece preferiscono l’ospedale.

 

 

Ancora più incoraggianti le risposte alla domanda successiva: l’86% degli intervistati si dichiara interessato a usufruire in farmacia di servizi solitamente offerti da ospedali o centri diagnostici (di nuovo telemedicina, prestazioni infermieristiche eccetera). «Ma le risposte che meritano maggiore attenzione» commenta Arianna Furia «sono quelle alla terza domanda, con cui abbiamo chiesto agli intervistati di spiegare i motivi per cui preferiscono trovare in farmacia i servizi di cui hanno bisogno».

 

 

Il 70% degli intervistati indica la convenienza economica, cioè il risparmio, ma si tratta della motivazione che raccoglie meno consensi. Il 73%, infatti, cita il rapporto di fiducia con il farmacista, più dell’80% invece dimostra di apprezzare la comodità, che significa vicinanza (a casa o al luogo di lavoro) e tempi di attesa ridotti. «Il nostro sondaggio» è il commento di Arianna Furia «dimostra che la “convenience” – ossia l’accessibilità la prossimità, la comodità – sia l’elemento che fa la differenza tra la farmacia e altri erogatori di prestazioni. La scelta di dotare progressivamente di locker le nostre farmacie va in questa direzione, perché così rendiamo più semplice l’accesso alla salute e permettiamo alle persone di ritirare farmaci o prodotti dell’healthcare negli orari che per loro sono più comodi».

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