Iqvia, anche nella settimana 37 consumi in contrazione: commerciale -3,3% nei volumi

Per la quinta settimana consecutiva il mercato della farmacia chiude in perdita il confronto annuo sulle confezioni vendute, una striscia negativa che riduce di quasi un punto percentuale la crescita cumulata da gennaio. È quanto riferisce il report con cui Iqvia aggiorna alla 37ª settimana dell’anno, dal 12 al 18 settembre, l’andamento del canale: in otto mesi e mezzo, dicono i dati, la farmacia totalizza poco più di 18 miliardi di fatturato, +5,3% sullo stesso periodo del 2021; le confezioni vendute, invece, sono poco più di 1,8 miliardi e la battura d’arresto dell’ultima settimana (-1,2% sugli stessi sette giorni del 2021) erode di un paio di decimi la crescita annua, che in due mesi perde un punto e mezzo (dal +7% di fine luglio al +5,5% di metà settembre).

Cominciano in sostanza a palesarsi i primi segnali di quel rallentamento dei consumi che, secondo gli esperti, dovrebbe farsi sempre più evidente già dalle prossime settimane, sulla spinta dell’inflazione e del caro-bollette. Per tale ragione, converrà che da questo report in avanti l’analisi dei trend di panieri e segmenti di mercato privilegi in prima battuta gli indicatori relativi ai volumi (le confezioni vendute) piuttosto che il giro d’affari, dove l’aumento dei prezzi rischia di fornire indicazioni errate.

Nella 37ª settimana, così, l’etico rimane sostanzialmente stabile nei volumi (+0,1%) mentre il commerciale perde il 3,3%. Nel caso della libera vendita, in particolare, la contrazione si ripete da cinque settimane e di conseguenza la crescita negli otto mesi e mezzo (sullo stesso periodo del 2021) si riduce di oltre tre punti in otto settimane.

Tra i segmenti del comparto, si mostra vitale il dermocosmtico (+3,8% a pezzi nella settimana) mentre segna una battuta d’arresto il gruppo vitamine/integratori (-1,2%, sempre a volumi). Continuano a restare in territori positivo i prodotti per la tosse (+9,8%) e i probiotici (+2,3%), segnano di nuovo il passo la patient care (Pac, -12,3% a pezzi nella settimana) e i nutrizionali, -4,1%. Per quanto concerne i test covid, valori in leggera ripresa (+1,4%) e giro d’affari che in otto mesi e mezzo raggiunge i 423 milioni di euro.