In Germania, come riferiamo in uno degli articoli di questo numero, la prossima dematerializzazione delle ricette mediche ha già innescato la corsa di farmacie e distributori a trasferire sul paziente i benefici della digitalizzazione. Si profilano all’orizzonte riscritture e semplificazioni del “patient journey” – il percorso del paziente – nel tratto che va dal medico alla farmacia, e la domanda che sorge a chi osserva dall’Italia è perché nel nostro Paese (dove la ricetta è digitale già da tempo) ancora non è scattato lo stesso shock da digitalizzazione. Messaggiamo l’interrogativo a Erika Mallarini, docente Sda Bocconi da sempre molto attenta all’innovazione in sanità.
Pharmacy Scanner
Buongiorno Erika. Ha visto cosa sta accadendo in Germania? Da febbraio arriverà la ricetta digitale e molti si stanno attrezzando per trasformare i benefici della dematerializzazione in comodità per il paziente…
Erika Mallarini
Interessante. D’altronde l’evoluzione è ineludibile: oggi prenotiamo le vacanze o compriamo i biglietti del treno con un’app, non si capisce perché lo stesso non si possa fare con le ricette o le visite dal medico.
Pharmacy Scanner
In Italia le ricette sono dematerializzate già da anni, ma l’innovazione che si profila in Germania qua ancora non s’è vista.
Erika Mallarini
Là prevale un approccio che mette al primo posto il servizio, qua invece conta innanzitutto scongiurare conflittualità tra gli operatori.
Pharmacy Scanner
Non pesa anche su noi italiani un gap culturale, il cosiddetto digital divide?
Erika Mallarini
No. E’ vero invece che se non ci propongono un servizio, non lo chiediamo di nostra iniziativa. Il fatto però è che nella nostra vita la digitalizzazione cresce a vista d’occhio, prima o poi le persone si chiederanno perché possono fare un bonifico con un app ma non possono ricevere o spedire la ricetta con lo stesso mezzo. Si chiama contaminazione trasversale.
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In altri termini, il primo che qua in Italia proporrà un servizio come quelli che si stanno lanciando in Germania, aprirà la diga…
Erika mallarini
Il bisogno c’è, viviamo vite frenetiche che chiedono di essere rese più semplici. Se non innoviamo noi, lo farà qualcun altro. Si veda per esempio quello che sta accadendo nel delivery del farmaco.
Pharmacy Scanner
Chi? Il capitale? Le farmacie online come DocMorris?
Erika Mallarini
Vorrei che lo facessero per prime le farmacie indipendenti, perché più si avverte fastidioso il percorso della ricetta cartacea e più si diffonde la percezione che la farmacia non sa stare al passo con i tempi.
Pharmacy Scanner
E se non lo fanno loro?
Erika Mallarini
Forse a rompere gli schemi per prima sarà la sanità privata. Molte realtà stanno facendo sforzi notevoli per la digitalizzazione, potrebbero nascere qui nuovi “patient journey” dove a viaggiare sono i dati e non le persone.
Pharmacy Scanner
Per esempio?
Erika Mallarini
Videoconsulti, prenotazioni, prescrizioni, chatbot e intelligenza artificiale. Ci sono algoritmi per il consulto dei malati parkinsoniani che sollevano il neurologo dalla diagnosi e gli permettono di concentrarsi sulle sue attività “core”.
Pharmacy Scanner
Sembra fantascienza…
Erika Mallarini
Per nulla. La mia previsione è che nel giro di massimo tre anni la ricetta digitale diventerà un tratto del percorso diagnostico-assistenziale degli ospedali. E a quel punto, vecchi riti della sanità analogica come quello di andare a prendere la ricetta dal medico e portarla di persona in farmacia verranno visti come un’obsolescenza non più giustificabile.