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Boots Uk chiude il 2019 con i profitti dimezzati. E ad aprile “congela” sessanta farmacie rese inutili da covid

Filiera

Il gruppo inglese Boots ha chiuso il 2019 (12 mesi terminanti ad agosto) con un calo dei profitti di poco superiore al 47%, dai 317 milioni di sterline del 2018 (circa 355 milioni di euro) ai 167 dell’anno successivo (187 milioni di euro). Il consuntivo arriva dal rendiconto finanziario della compagnia, pubblicato il 18 maggio e riassunto ieri nelle sue cifre chiave da un articolo del Pharmaceutical Journal.

La contrazione, spiega il rapporto con cui Boots accompagna il documento finanziario, si deve al peggioramento del risultato operativo, sceso dai 391 milioni di sterline del 2018 ai 198 dell’anno dopo (-49,4%). Colpa – dice sempre la relazione – di entrate e margine lordo in calo così come di costi amministrativi in aumento, tra i quali 70 milioni di sterline per spese di ristrutturazione. Come si ricorderà, nel febbraio 2019 Boots annunciò un piano di razionalizzazione che prevedeva la chiusura di 350 posti di lavoro nella sua sede centrale.

In calo (dell’1,8%) anche gli introiti totali del gruppo, dai 6,79 miliardi di sterline del 2018 ai 6,67 miliardi dell’anno successivo. In particolare, riferisce ancora il Pharmaceutical Journal, le entrate delle farmacie riunite sotto l’insegna Boots sono scese del 2,2%, a causa dei volumi in calo, di una frenata nella crescita delle entrate e della continua pressione del governo sui rimborsi provenienti dal servizio sanitario.

I piani del gruppo comprendono tagli importanti anche in questo comparto, con la chiusura di oltre 200 esercizi entro il 2021. All’8 gennaio ne risultavano dismessi già una trentina e a maggio avrebbe dovuto seguire un’altra quarantina, poi – con l’arrivo della pandemia – il programma è stato congelato: il lockdown ha cambiato le carte in tavola e farmacie prima profittevoli, magari perché collocate in centro città o in zone popolate di uffici, si sono svuotate mentre altre, in periferia o nei quartieri dormitorio, hanno raddoppiato ingressi e vendite. Boots, così, ha lanciato ad aprile un piano straordinario di chiusure temporanee, che ha coinvolto una lista del tutto nuova di 60 esercizi, tutti penalizzati dall’isolamento. Il personale è stato interamente ridistribuito nelle altre 2.400 farmacie della catena, così come sono stati spostati i servizi di ripetizione delle ricette e home delivery. Nella grande maggioranza dei casi, ha assicurato il gruppo, gli assistiti ne hanno tratto vantaggio perché hanno potuto appoggiarsi a una farmacia più vicina a casa anziché al luogo di lavoro.

 

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