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Sondaggio Doctolib: il 69% dei medici invia ricette dem, il 20% degli italiani vorrebbe la televisita

Consumatore

Il 69% dei medici di medicina generale e degli specialisti invia ricette e referti in modalità digitale a buona parte del proprio bacino di pazienti. Lo dice l’indagine condotta da Quorum/YouTrend per Doctolib, piattaforma per televisite con sedi in Francia, Germania e Italia, su un campione di 1.002 individui rappresentativi della popolazione maggiorenne italiana, indagato nella prima metà di giugno per quote di sesso e di età incrociate, stratificate per titolo di studio e macroregione di residenza.

La ricerca, lanciata in concomitanza con il primo anniversario dello sbarco di Doctolib nel nostro Paese, offre diversi spunti di riflessione al mondo della farmacia, soprattutto in chiave servizi: un italiano su due, per cominciare, non è soddisfatto dell’accessibilità dell’assistenza sanitaria. La digitalizzazione può essere una delle leve con cui migliorarla: il 27% degli intervistati vorrebbe prenotare visite specialistiche (27%) tramite app o sito web, il 20% desidererebbe contattare anche a distanza il proprio medico di famiglia.

La sanità digitale, in sostanza, è una realtà già apprezzata da una buona fetta di assistiti, che utilizzano web o app per accedere agli esiti delle analisi o degli esami (49%), oppure prenotare online la visita con il medico di medicina generale (30%) o lo specialista (29%). E se l’88% degli intervistati dichiarato di non aver mai provato una televisita, il 47% auspica che cresca la possibilità di raggiungere a distanza il proprio curante. Più in generale, il 45% spera nella disponibilità di strumenti tecnologici sempre più facili e intuitivi, il 31% vorrebbe dai medici una più estesa propensione a utilizzare strumenti tecnologici. E ancora: più del 60% degli intervistati è favorevole ad ampliare il ricorso a strumenti digitali con i quali gestire la propria “vita sanitaria” e il 56% di coloro che hanno figli a carico ritiene che una maggiore digitalizzazione della sanità sia la soluzione ideale per la tutela della propria salute.

«Nel post pandemia» osserva Nicola Brandolese, ceo di Doctolib Italia «l’esigenza di digitalizzazione, già condivisa e manifestata dal personale sanitario e dai pazienti, troverà concretezza nell’implementazione della Missione 6 del Pnrr. Oggi i servizi digitali come la prenotazione delle visite, le possibilità offerte dalla telemedicina o le soluzioni per contattare più facilmente il proprio medico rispondono a un bisogno reale dei cittadini e dei professionisti della salute. Vogliamo mettere il nostro know-how al servizio delle istituzioni, supportando questo processo di trasformazione strutturale fondamentale per garantire ai cittadini un accesso ai servizi sanitari più semplice, veloce ed efficiente».

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