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Segmento lassativi, nel 2020 +5% a valori per lockdown e corsa alle scorte

Mercato

Tra i comparti dell’otc che nel 2020 hanno beneficiato dei nuovi comportamenti di consumo indotti da lockdown e pandemia c’è anche il segmento dei lassativi: nell’arco dei dodici mesi, questi i farmaci senza obbligo di ricetta di questa categoria hanno totalizzato vendite per 320 milioni di euro (valore prezzi al pubblico), per una crescita sul 2019 del 5%. Incremento un po’ più contenuto ma pur sempre robusto anche nei volumi, con un totale di 46,5 milioni di pezzi venduti nel 2020 (+3%).

I dati arrivano da Iqvia e disegnano per il comparto un’andamento incostante sull’anno: l’impennata più importante si osserva nella settimana del 9 marzo, quando il primo lockdown induce molte famiglie a riversarsi in farmacia per fare scorte. (+13,4% a valori a marzo). Dal terzo mese in avanti è un susseguirsi di picchi e cadute, anche se i valori rimangono sempre superiori al 2019 con la sola eccezione di maggio, quando si registra una contrazione del 2,9% a valori. In luglio e in agosto 2020 il venduto resta sostanzialmente stabile, rispettivamente +1 e +2,1%, a settembre invece le vendite tornano a correre (+7%) con una replica a dicembre (+8,2%).

 

Lassativi, nel 2020 andamento incostante ma quasi sempre in crescita

 

L’analisi, spiega Iqvia, prende in considerazione tutti i canali di vendita, farmacia, parafarmacia, grande distribuzione e online e la segmentazione abbraccia tutte le classi di lassativi come, per esempio, le fibre lassative, i prodotti osmotici e quelli salini, i prodotti da contatto e i lassativi emollienti.

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