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Salute, abitudini a confronto: italiani più spesso dal mmg, francesi spesso dall’infermiere

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Rispetto ai loro vicini francesi e tedeschi, gli italiani hanno meno esitazioni a contattare il proprio medico di famiglia in caso di un problema di salute: lo fa un italiano su due, mentre in Francia quasi un assistito su tre tende ad aspettare che il disturbo passi (30%, ma tra i 18-24enni sono il 42%). In Germania invece i comportamenti divergono: il 21%, per esempio, cerca consigli su internet, il 18% dei tedeschi fissa una visita con il medico direttamente online. La fotografia arriva dalla ricerca che Doctolib, piattaforma per le televisite con quartiere generale in Francia ma filiali in diversi Paesi Ue, ha presentato la settimana scorsa in concomitanza con la Festa dell’Europa.

Condotta con l’Istituto Odoxa, l’indagine ha messo sotto la lente le abitudini di italiani, francesi e tedeschi quando si rivolgono a un professionista della salute. Negli ultimi 12 mesi, per esempio, ha preso appuntamento con il medico di base l’82% dei francesi, l’80% dei tedeschi e il 72% degli italiani. Nello stesso periodo, invece, ha visitato un dentista il 70% dei tedeschi, il 63% degli italiani e il 56% dei francesi. Questi ultimi, dice ancora la ricerca, tendono a consultare più spesso altre professioni: per esempio, tre francesi su quattro (75%) hanno avuto occasione di rivolgersi a un fisioterapista (contro il 56% degli italiani e il 59% dei tedeschi), il 69% ha visitato almeno una volta un infermiere (contro il 36% degli italiani e il 25% dei tedeschi) e il 52% delle donne francesi ha preso appuntamento con un’ostetrica (contro il 42% delle italiane e il 39% delle tedesche).

Numeri meno distanti, invece, per quanto riguarda il consulto con lo psicologo, soprattutto tra i giovani: si è rivolto a lui almeno una volta nella vita il 46,8% degli italiani tra i 18 e i 24 anni, il 42,1% dei tedeschi e il 41%  dei francesi (stessa età). Tra gli over 65, invece, ha visitato lo psicologo almeno una volta il 22,6% dei tedeschi, il 22,3% degli italiani e il 20,6% dei francesi. «La relazione tra gli operatori sanitari e i loro pazienti è tenuta in grande considerazione in tutti i sistemi sanitari europei» commenta Elise Bert-Leduc, membro del Comitato esecutivo di Doctolib «molti francesi hanno già fissato un appuntamento con un professionista della salute tramite web o app e questa abitudine riguarda tutte le fasce d’età e tutte le aree del territorio, urbane e rurali».

Tutte le professioni sanitarie, dice ancora lo studio, godono di ottimi livelli di popolarità nei tre Paesi messi sotto indagine. Più dell’80% degli intervistati ha una buona immagine di medici generalisti, pediatri e specialisti, infermieri, fisioterapisti, farmacisti e ostetriche. Gli psicologi, sebbene meno consultati rispetto alle altre professioni studiate, sono comunque percepiti positivamente dalla stragrande maggioranza degli intervistati (69% in Francia, 70% in Germania e 81% in Italia), con picchi evidenti tra coloro che li consultano di più, vale a dire i giovani (90,5% tra i 18-24enni francesi, per esempio).

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