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Saldi, parte la stagione estiva. Posa: in farmacia non stanno bene

Extracanale

E’ ormai conto alla rovescia per la stagione dei saldi estivi, al via dal primo luglio in Sicilia e poi dal 7 nel resto d’Italia. Al “ballo” di solito le farmacie non partecipano, ma conoscere le date di apertura e chiusura della stagione è sempre cosa buona, in particolar modo per i farmacisti titolari che gravitano attorno ai quartieri cittadini della moda e dello shopping. Mano al calendario, dunque: delle aperture si è già detto, sulle chiusure invece le indicazioni si fanno più complicate perché crescono le differenze da regione a regione. In Abruzzo, per esempio, si termina il 29 agosto, in Calabria e Basilicata il primo e il 2 settembre rispettivamente. Il primo settembre stop ai saldi anche in Valle D’Aosta, Toscana e Marche, il 30 agosto invece chiudono Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Molise, Sardegna, Umbria. In Veneto il termine scatta il giorno dopo, 31 agosto.

E ancora: in Lazio gli sconti dureranno sei settimane, in Piemonte otto. I saldi più lunghi saranno quelli del Friuli Venezia Giulia – dal 7 luglio al 30 settembre – e della Sicilia, dove si protrarranno per 12 settimane, dal primo luglio al 15 settembre. Stesso termine anche per la Puglia, dove però la data d’inizio resta quella del 7 luglio. Saldi brevi, invece, in Liguria (7 luglio – 14 agosto) e a Trento (7 luglio – 12 agosto). A Bolzano le date di apertura e chiusura saranno decise autonomamente dai singoli commercianti.

E le farmacie? Meglio che rimangano a guardare oppure è ora di unirsi al “ballo” dei saldi? «Qualche farmacia che partecipa alla stagione in giro c’è» ammette Nicola Posa, senior partner di Shackleton Consulting «ma chi lo fa è perché a spingerlo sono le aziende. Il mio consiglio invece rimane sempre lo stesso, la farmacia eviti di scimmiottare gli altri canali e i loro riti: la parola saldi non fa per lei». Questo non significa che il farmacista titolare debba ignorare la ricerca di convenienza del consumatore: «Ci sono tanti modi per venire incontro alle tasche di chi acquista nel modo giusto» osserva Posa «e molte farmacie già lo fanno, solo che non lo comunicano abbastanza. Ecco, si potrebbe lanciare per esempio una settimana della farmacia, dedicata non ai saldi ma ai clienti che vogliono pianificare e investire sulla salute. Il wellness è ormai una religione, come dice l’Istat, le farmacie avrebbero tanto da dire al riguardo».

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