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La cosmetica torna a girare in farmacia. E nel 2020 è rincorsa alla profumeria

Mercato

Dopo un 2018 di patimento, il mercato in farmacia della cosmetica torna a crescere e non solo chiude il 2019 in netta crescita ma promette di mantenere lo stesso abbrivio anche nella prima metà del 2020. E’ l’analisi che arriva dalla consueta stima congiunturale di Cosmetica Italia, l’associazione che rappresenta le aziende produttrici del settore beauty: il comparto nel suo insieme cresce sull’anno solare del 2,3% a valori, per un fatturato che sfiora i 12 miliardi di euro. La crescita è trainata principalmente dalle esportazioni (+2,9%) ma si mostra in salute anche il mercato interno, che chiude il 2019 con un giro d’affari di oltre 10,3 miliardi di euro (in crescita del 2% sull’anno precedente).

 

Canali di vendita, preconsuntivo 2019 e stime 2020

 

Alla crescita del comparto contribuiscono diversi canali di vendita: la farmacia chiude il 2019 con un incremento a valori dell’1,8% (nel 2018 aveva fatto -1%) e promette un altro +2% nel primo semestre di quest’anno. Bene anche la profumeria e l’acconciatura professionale (che nel 2019 crescono entrambi del 2%, vedi sopra) e l’erboristeria (+1,4%), quasi fermo il mass market (+0,6%) che però copre oltre il 40% delle vendite a valori.

 

La lunga rincorsa della farmacia sulla profumeria

 

Le stime per la prima metà del 2020 sono ancora più promettenti: online escluso, la farmacia dovrebbe mettere a segno l’incremento più importante tra tutti i canali tradizionali e spingere il giro d’affari fino ai 1.900 milioni di euro. Ne deriverebbe un significativo avvicinamento alla profumeria, che da oltre 50 anni conserva il secondo posto nella classifica dei canali di vendita.

Invita all’ottimismo anche la lettura della fase congiunturale in corso che arriva dal Centro studi: «Le psicosi legate all’applicazione del decreto concorrenza sembrano ormai stabilizzate» recita il rapporto «i farmacisti dovranno misurarsi con un approccio in molti casi ancora sconosciuto, soprattutto in materia di valutazione dell’andamento aziendale». Da tempo, continua il rapporto, «le dinamiche del canale seguono le mutate esigenze dei consumatori, che riconoscono alla farmacia un alto livello di fiducia, affidamento, specializzazione e cura dei servizi accessori. Ciò spiega la vitalità della farmacia e le sue potenzialità».

Spinge l’analisi più in profondità Stefano Fatelli, presidente del Gruppo cosmetici in farmacia di Cosmetica Italia: «Sono due i fenomeni che stanno emergendo nel canale farmacia» spiega a Pharmacy Scanner «da una parte le aziende di medie dimensioni mostrano tassi di crescita più interessanti dei brand principali; dall’altra si afferma una differenziazione dell’offerta sempre più marcata, nella quale si susseguono prodotti dai modelli di business spesso distanti. Per il farmacista, ciò significa nuove opportunità per distinguersi e posizionarsi».

L’altro fenomeno da marcare stretto è la crescita dell’online, che chiude il 2019 con un +22% e promette per la prima metà del 2020 un altro incremento del 20%. «Come dicono in molti» commenta Fatelli «dall’omnicanalità non si scappa e anzi, qualche realtà della farmacia sta facendo in questo comparto scelte importanti».  Conferma il direttore del Centro studi di Cosmetica Italia, Gian andrea Positano: «Le nosre rilevazioni misurano l’online nel suo complesso» ricorda «dunque il dato non riguarda solo i pure player ma anche i retailer fisici che hanno una vetrina sul web. E tra questi ci sono alcune insegne di farmacia che stanno lavorando molto sull’e-commerce».

Invoglia a unultima riflessione la cosiddetta silver economy: «Gli acquisti direttamente attribuibili agli over 65 crescerà del 30% da qui al 2050» rimarca Positano «si impongono scelte oculate sul posizionamento premium (gli anziani sono sempre più alto-spendenti,ndr), sulla contrapposizione tra prodotti anti-age, che curano l’invecchiamento, e no-age, che invece lo prevengono, e sull’emergente concetto di bellezza uguale benessere». «Da questo mercato» conclude Fatelli «possono scaturire opportunità straordinarie per la farmacia».

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