Iqvia, nella settimana 43 balzo in avanti che “smuove” anche il tendenziale cumulato

In valori e volumi, il mercato della farmacia registra nell’ultima settimana di ottobre un cospicuo incremento su base annua, che riesce a “smuovere” anche il tendenziale cumulato. E’ quanto riferisce il report con cui Iqvia aggiorna valori e volumi del canale alla 43ª settimana del 2021, quella che va dal 25 al 31 ottobre: in dieci mesi la farmacia totalizza un giro d’affari di poco superiore ai 20 miliardi di euro, +2,5% sul 2020 (la settimana scorsa era +2,4%). Nello stesso periodo, le confezioni vendute toccano i due miliardi, +0,5% sullo stesso periodo dell’anno scorso (+0,4% sette giorni prima).

Nella 43ª settimana, il farmaco etico cresce a unità del 5,9% su base annua (cioè rispetto agli stessi sette giorni del 2020), mentre il tendenziale cumulato cresce di due decini e arriva a +0,8%. L’area di libera vendita, invece, cresce nei sette giorni del 7,4% a valori su base annua e del 3,4% sul tendenziale cumulato (un decimo in più rispetto ai sette giorni precedenti). Tutti i panieri che costituiscono l’area di libera vendita, invece, mantengono invariato il tendenziale sull’anno, anche se alcuni segmenti mostrano una cospicua dinamicità. Il cura persona (Pec) cresce su base annua del 4,2%, ma è un incremento che fa perno soltanto sui valori perché a confezioni vendute avanza soltanto dello 0,8%. Più solido invece il progresso del dermocosmetico, che nella 43ª settimana fa a valori +7,6% e a confezioni +8,3%.

In sofferenza invece il segmento delle vitamine e degli integratori, che perde su base annua il 2,3% a valori e l’8,2% a volumi (da cui un calo di ben tre decimi del tendenziale cumulato, da +8,9 a +8,6%). Ancora più netta la contrazione degli immunostimolanti, che risentono di condizioni epidemiologiche da covid molto meno drammatiche rispetto a un anno fa: a valori, il segmento perde nella 43ª settimana (rispetto agli stessi sette giorni di un anno fa) il 34,8%, a volumi il 36%.

Tra i prodotti da stagione fredda, infine, spiccano gli antitosse che nella settimana crescono su base annua del 67,7% a valori e del 62,8% a volumi. In recupero, ma a tassi di crescita più contenuti, anche gli antiraffreddore e gli antinfluenzali: +10,2% a valori e +8,8% a confezioni. Ma è anche vero che il confronto è con un anno, il 2020, che quasi non ebbe morbilità invernale.