Iqvia, crescita ferma anche nella settimana 20. Personal care in calo, antistaminici non pervenuti

Rimane piatta anche nella 20ª settimana del 2023, quella che va dal 15 al 21 maggio, la curva tendenziale del mercato in farmacia, che su base annua resta ferma dall’inizio di maggio attorno a una crescita di un punto percentuale a valori cui corrisponde nei volumi una contrazione di oltre quattro punti. È la fotografia che arriva dal report con cui Iqvia aggiorna cifre e andamento del canale ai primi cinque mesi dell’anno: la farmacia totalizza un fatturato di 10,13 miliardi di euro, +1,2% nella settimana 20, per un totale di oltre 966 milioni di confezioni vendute (-5,1%).

Il comparto del farmaco etico è quello che continua a distinguersi per tenuta: nella settimana la crescita a valori e volumi è del 2 e 0,3% rispettivamente, per un andamento tendenziale del 2,5 e 0,6% (sempre in valori e volumi). L’area della libera vendita, invece, segna nella settimana un netto decremento in valori e volumi (-7 e -13% rispettivamente) che portano il progressivo sull’anno a -0,8 e -10,7%.

Tra i panieri del commerciale, spicca la battuta d’arresto del cura persona, che finora si era distinto per dinamismo: rispetto a un anno fa, la settimana fa segnare una contrazione del -15,3% a valori e del -14,7% a volumi, che abbassano la crescita tendenziale all’8 e al 3,7% rispettivamente (ossia una perdita di oltre un punto rispetto ai sette giorni precedenti). Ancora più pronunciata la perdita del dermocosmetico, che nella settimana perde a valori e volumi il 19,8 e il 23,3%, da cui un crollo di oltre due punti dell’andamento tendenziale.

Male anche il gruppo vitamine e integratori (che dopo tre mesi circa rimette il segno meno sul progressivo annuo a valori), bene invece l’oral care (che mostra una crescita tendenziale positiva tanto a valori quanto a volumi), il sotto-segmento degli acidi grassi-omega3 (+10,4% a valori e +4,5% a volumi nella crescita tendenziale) e, nei nutrizionali, la categoria degli alimenti integrali.

Per quanto concerne i segmenti stagionali, mancano il decollo gli antistaminici a causa di una tarda primavera fredda e piovosa (-7,2% a valori e -12,2% a volumi nel progressivo annuo); per lo stesso motivo, antinfluenzali/antiraffreddore e soluzioni nasali mettono a segno un “colpo di coda” nei consumi a valori e volumi.