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In Toscana sperimentazione con droni per l’home delivery nei piccoli comuni

Extracanale

Per la farmacia o il negozio che risiedono in una Ztl chiusa al traffico, nel centro storico di una cittadina oppure ancora in un piccolo borgo dalle viuzze impercorribili, farsi raggiungere dalla propria clientela o recapitare la spesa a casa dell’anziano che fa fatica a camminare può talvolta diventare un’impresa. A meno che non si abbia a disposizione un robot dedicato all’home delivery. Non è fantascienza, ma un’idea degli ingegneri dell’azienda Mediate, spin-off della prestigiosa Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che hanno realizzato Mobot, un drone da strada dalle origini tutte italiana. Il robot, presentato il 29 settembre scorso in anteprima mondiale al Festival internazionale della robotica di Pisa, ha mosso i primi passi a Peccioli, piccolo centro della provincia pisana.

Ma cosa rende così innovativo questo esperimento di home delivery automatizzato? In primo luogo, il fatto che, a differenza di altri prototipi già sperimentati (e con successo) negli Stati Uniti e in Europa, Mobot è di fatto un servizio gestito dal Comune. Inoltre è progettato per soddisfare le esigenze di chi vive in piccoli centri pedonali, magari collinari, con dislivelli anche importanti, nei quali la consegna motorizzata risulta impossibile o molto difficoltosa. Una tecnologia dalla finalità soprattutto “sociale” che promette di semplificare notevolmente la vita dei cittadini, in particolare anziani, che possono avere maggiori difficoltà a uscire di casa a piedi per fare la spesa quotidiana o ritirare i farmaci.

Il funzionamento è semplice: grazie a un’applicazione per la guida remota da cellulare, il carrellino robotizzato (fornito di un capiente vano richiudibile) raggiunge il punto vendita dove la spesa è stata ordinata e quindi si reca a casa del cliente per la consegna. Oppure prosegue il suo percorso se gli acquisti riguardano più negozi. Ostacoli, pedoni, e persino le occasionali automobili di passaggio non lo impensieriscono: secondo gli sviluppatori, il drone può agevolmente districarsi per le strade dei centri pedonali grazie ai numerosi sensori e a stabili ruote girevoli. Durante le consegne, inoltre, è possibile controllare il suo stato attraverso led colorati che si illuminano: blu se sta effettuando una consegna, verde se è libero e rosso se ha riscontrato un problema di percorso.

Nei prossimi mesi Peccioli farà da pista di collaudo per una sperimentazione che metterà alla prova la versione 2.0 di Mobot. E, per la primavera 2019, si pensa di arrivare a 5-6 esemplari operativi nelle aree pedonali. Una sperimentazione collettiva quindi, che coinvolge consumatori e commercianti: «Questo progetto ha lo scopo di rivitalizzare e rendere più vivibile un borgo medioevale che come molti in Italia è a rischio spopolamento» dice il sindaco di Peccioli, Renzo Macelloni «l’abbiamo presentato qualche mese fa, ne abbiamo discusso con i cittadini e ora puntiamo a verificarne l’utilità. La prima prova in strada è andata molto bene». Così bene che già si pensa a eventuali applicazioni aggiuntive, per esempio la copertura del cosiddetto ultimo miglio, quello che va dal magazzino del grossista al retailer. Chissà che anche i distributori farmaceutici non ci facciano un pensierino.

Giulia Capotorto

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