Va bene, gli acquisti di farmacie che le catene del capitale mettono a segno a ritmo serrato fanno rumore quanto il proverbiale albero che cade. E Pharmacy Scanner ne ha sempre riferito con tempestività. Ma c’è da dare conto anche della foresta che cresce nel silenzio, ossia di quei farmacisti titolari che fanno rete per rispondere alla concorrenza prossima ventura delle grandi insegne. E portano a casa fatturato. E’ il caso di Rete Farmacie Lazio-FarmaConVoi, circuito di nove farmacie di Roma e provincia che a un anno e mezzo circa dall’aggregazione con la formula della rete d’imprese (dicembre 2017), mostra fatturati in netta controtendenza rispetto all’andamento complessivo del canale. «Chiudiamo il primo quadrimestre con tassi di crescita tra il +3 e il +8% sullo stesso periodo del 2018, a seconda della farmacia associata» spiega Alessandro Imparato, direttore commerciale del circuito, che raggruppa esercizi eterogenei per taglia (dagli 80 ai 400 mq) e per giro d’affari (da 1,5 fino a 3 milioni di euro). «Macinano numeri incoraggianti anche le vendite online: siamo partiti quest’autunno con sito internet e vetrina su Amazon, nell’ultimo mese abbiamo realizzato vendite per 100mila euro, in crescita del 57% sul periodo precedente. E stiamo parlando di extrafarmaco soltanto, perché il sito non è agganciato a nessuna delle nostre farmacie e quindi non ha l’autorizzazione per vendere a distanza il farmaco senza ricetta».
Le altre attività delegate alla rete riguardano il marketing e gli acquisti, anche in questo caso limitati al parafarmaco. «Sarebbe però un errore considerarci soltanto un gruppo d’acquisto» avverte Imparato «di fatto svolgiamo anche la funzione di magazzino per le nostre farmacie grazie al deposito ubicato a Latina, dove lavorano quattro persone. Compriamo dalle aziende produttrici con i volumi delle varie campagne, ma riforniamo gli esercizi della rete soltanto con quello che basta per una settimana; in questo modo non intasiamo gli stock delle farmacie e consentiamo ai titolari di recuperare liquidità. Il che, di questi tempi, ha il suo valore».
Per ciò che concerne il marketing, invece, le attività di rete comprendono al momento promo (a volantino) e fidelity card, collegata a una piattaforma di crm con circa 9mila anagrafiche. Ma l’intenzione è quella di lanciare a breve nuove iniziative. «Stiamo lavorando all’app del circuito» conferma Imparato «che recherà il logo di FarmaConVoi e consentirà di fare e-couponing in modo personalizzato, con premi e sconti tarati sulle abitudini di acquisto del cliente. E proporrà anche video informativi sui prodotti, realizzati con le aziende».
A breve, infine, l’inaugurazione del primo flagship store della rete, ossia la farmacia “capofila” che vestirà il lay out del network. «Ma il format al quale stiamo lavorando» avverte Imparato «riguarderà soltanto l’allestimento interno, cioè cartelli di testata, reglette e via di seguito. Ogni associato manterrà la propria insegna, al massimo esporremo una vetrofania con il logo di FarmaConVoi, ma sono ipotesi sulle quali stiamo ancora ragionando. E la rete resta sempre aperta a tutte le farmacie indipendenti che credono nell’aggregazione come risposta alla minaccia del capitale».