Si susseguono i sondaggi e le indagini che annoverano tra gli effetti di covid la riscoperta del negozio sotto casa. L’ultima in ordine di tempo è la ricerca condotta a giugno da Mastercard su 10mila adulti di 16 Paesi europei, che mette gli italiani tra i primi per propensione a fare la spesa nel quartiere. Il 70% dei consumatori del nostro Paese, in particolare, dichiara di essere più propenso di prima a comprare nel proprio quartiere, a fronte di una media europea che si ferma al 61%. Questa voglia di riscoprire il commercio di prossimità ha portato a frequentare negozi e fornitori in cui mai prima ci si era imbattuti (lo sostiene il 40% degli italiani e il 34% degli europei) e ora l’intenzione è quella di mantenere tale abitudine anche in futuro (63% dei connazionali, 65% tra gli europei).
Gli italiani, rivela ancora la ricerca, sono pure tra coloro che mostrano maggiore sensibilità verso chi ha più bisogno (69%, dieci punti sopra la media europea) e avvertono un più spiccato senso della comunità, che li porta a salutarsi e conoscersi reciprocamente: il 49% (contro il 32% degli europei) ha scoperto e ricorda il nome dei gestori dei negozi locali che prima della pandemia non frequentava.
«L’emergenza coronavirus ha rivoluzionato completamente il nostro modo di vivere così come le nostre abitudini di consumo» commenta Michele Centemero, country manager Italia di Mastercard «è aumentato lo shopping online ma è anche cresciuta l’attenzione nei confronti dei piccoli commercianti locali. Ci auguriamo che questo periodo di grande difficoltà che tutti stiamo vivendo possa tradursi in una rinnovata fiducia verso gli altri e le esperienze che ci stanno più a cuore, oggi e nel futuro».