Vendite al dettaglio, Istat: a novembre cresce la grande distribuzione, calano i negozi
Nei primi undici mesi del 2023 le vendite al dettaglio (grande distribuzione, superfici specializzate, e-commerce, negozi e altri canali) sono cresciute del 3,2% a valori ma hanno fatto registrare una contrazione del 3,8% a volumi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’incremento principale – in termini di fatturato – lo fa registrare la grande distribuzione con un balzo del 5,7% (trainato principalmente dai discount, +8,5%), seguono il commercio elettronico (+2%), le vendite al di fuori dei negozi (+1,7%) e le imprese operanti su piccole superfici (+0.6%).
I dati arrivano dall’Istat, che mercoledì scorso (10 gennaio) ha diffuso un aggiornamento sui numeri del commercio al dettaglio aggiornati con le rilevazioni di novembre. Nel mese, in particolare, il valore delle vendite al dettaglio cresce nella grande distribuzione (+3,4% su base annua) e il commercio elettronico (+0,6%), registra invece una variazione negativa nei negozi di piccola superficie (-0,3%) e nei canali non in sede fissa (ambulanti, porta a porta, vending machine, commercio per corrispondenza e tv, -0,9%).
Per quanto concerne le categorie di prodotto, il cura persona/profumeria è il segmento che fa registrare a novembre l’incremento più importante nelle vendite (+5% sullo stesso mese del 2022, sempre a volume), quindi abbigliamento (+2,2%) e casalinghi (+1,2%). Le contrazioni più importanti, invece, arrivano dagli elettrodomestici, -4,1%, utensileria per casa e ferramenta, -2,6%, e prodotti farmaceutici, -2,2%.
«A livello tendenziale» è il commento dell’Istat «è in crescita il valore delle vendite mentre prosegue la diminuzione dei volumi, seppure in modo più contenuto rispetto ai mesi precedenti. Tra i canali distributivi crescono, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, le vendite della grande distribuzione (trainate dagli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare) e quelle del commercio elettronico. In calo, invece, le vendite al di fuori dei negozi e, per il quinto mese consecutivo, quelle delle imprese operanti su piccole superfici».
