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Alibaba compra farmacie in Italia: fake news per rispettare la tradizione del Pesce d’aprile

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Era un Pesce d’aprile che ha tratto in inganno molti lettori – quindi una burla ben riuscita – la notizia riportata ieri da Pharmacy Scanner riguardo a un presunto piano del colosso cinese dell’e-commerce Alibaba per acquisire farmacie in Italia. Una fake news pubblicata ieri sui nostri social approfittando dell’occasione fornita dal calendario (Pasquetta il primo aprile) e svelata oggi con l’uscita del “vero” settimanale.

Va detto che qualche indizio sull’inconsistenza della notizia l’avevamo seminato, nell’articolo: per esempio il nome del quotidiano di Hong Kong da cui dicevamo di avere ripreso la voce di mercato (il Daily Fool, in inglese Pesce d’aprile di dice April fool’s), ma soprattutto il fondo di equity che avrebbe dovuto acquisire le farmacie per Alibaba, nome in cinese 这是愚人节玩笑 che tradotto vuol dire “questo è un pesce di aprile” (alla fine dell’articolo, avevamo persino messo un link a Google Traduttore che svelava lo scherzo). E anche il nome della holding in cui avrebbero dovuto confluire le acquisizioni, Baba Pharma Italy, era stato scelto apposta per far venire qualche sospetto. In molti così hanno capito e si sono fatti una risata, molti altri invece sono caduti nello scherzo e hanno commentato o ripreso il post.

A noi, ha fatto piacere soprattutto prendere parte a un rito – quello della finta notizia pubblicata il primo di aprile – che gode di grande tradizione soprattutto nei Paesi del nord Europa. Proprio ieri, il Corriere della Sera ha ricordato i Pesci di aprile più divertenti e riusciti: nel 1957, per esempio, la Bbc diffuse un servizio nel quale si sosteneva che in Svizzera gli spaghetti vengono coltivati sugli alberi; nel 1961 il quotidiano La Notte scrisse che il comune di Milano aveva approvato una legge per cui tutti i cavalli dovevano avere una targa; nel 1962 il telegiornale svedese annunciò che gli apparecchi tv, allora in bianco e nero, avrebbero potuto diventare a colori semplicemente avvolgendoli in una calza di nylon; tre anni fa il comune di Firenze, in un post su Instagram, riferì della scoperta di due terzine inedite di Dante in cui si citavano Fiorentina e Juventus.

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