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Stazioni del territorio, nel progetto di Fs non solo farmacie e medici di famiglia ma anche Amazon

Filiera

Chissà cos’avranno pensato a trovarsi fianco a fianco, farmacie da una parte e Amazon dall’altra. E di fronte il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. È accaduto il 17 aprile, nella cerimonia che, al dicastero, ha dato ufficialmente il via alla fase pilota del progetto “Stazioni del Territorio”: obiettivo, trasformare entro il 2025 venti scali ferroviari di altrettanti comuni con meno di 15mila abitanti in centri servizi di pubblica utilità, sfruttando fabbricati e aree esterne delle stazioni non più in uso.

Ci saranno le farmacie, che in virtù di un’intesa siglata a dicembre da Federfarma potranno utilizzare gli spazi inutilizzati delle stazioni per offrire «servizi sanitari di prossimità, in particolare in quei piccoli centri dove maggiore è l’esigenza di tali prestazioni». E ci saranno i medici di famiglia, che in ragione di un’altra intesa – tra Gruppo Fs e Fimmg – avranno la possibilità di aprire in queste stazioni ambulatori delle cure primarie dove proporre «servizi di telemedicina e soluzioni di digital health».

E poi la sorpresa: nel progetto “Stazioni del Territorio” ci sarà anche Amazon, che (come recita un post pubblicato su internet) potrà installare negli scali ferroviari individuati dal piano i suoi locker elettronici, per il ritiro dei prodotti acquistati sul suo marketplace. Si profila così uno scenario paradossale: nella stessa stazione, da una parte il locale distaccato della farmacia che offre screening e vaccinazioni e dall’altra il locker Amazon da dove gli stessi clienti potranno prelevare l’integratore o il dermocosmetico acquistato il giorno prima su internet. E un giorno, forse, anche il farmaco otc, considerato che il gigante dell’e-commerce ha acquisito da poco una parafarmacia a Milano.

 

 

«Siamo orgogliosi di essere parte attiva di questo importante progetto» commenta Stefano Tedesco, responsabile di Amazon Hub Italia «cambiare la percezione di queste stazioni, da luoghi di transito a punti di riferimento e aggregazione per la cittadinanza, con servizi e funzioni utili per chi ci vive o è solo di passaggio, costituisce un passo importante nell’impegno per supportare le comunità del nostro Paese e il loro benessere. Gli Amazon locker saranno un elemento cardine dell’iniziativa, offrendo a residenti e viaggiatori la possibilità di ritirare i loro acquisti online in modo comodo, flessibile e sicuro».

La fase pilota inaugurata la settimana scorsa dalla cerimonia al ministero dei Trasporti interesserà le stazioni di cinque comuni appartenenti alle aree coinvolte dai due sismi del 2009 e 2016: Popoli-Vittorito (Pescara), Urbisaglia-Sforzacosta e Matelica (Macerata), dove i lavori sono vicini al completamento, più Antrodoco Centro (Rieti) e Baiano di Spoleto (Perugia), i cui cantieri termineranno nel 2025. Le altre 15 stazioni incluse nel progetto sono Sesto Calende (Varese), Arona (Novara), Gemona del Friuli (Udine), Camogli (Genova), Diano Marina (Imperia), Passignano sul Trasimeno (Perugia), Piazza al Serchio (Lucca), Loreto (Ancona), S. Gavino Monreale (Sud Sardegna), Golfo Aranci (Sassari), Tropea (Vibo Valentia), Maratea (Potenza), Cesano di Roma (Roma), Sant’Agata di Militello (Messina), San Marcellino – Frigano (Caserta).

Gli scali sono stati selezionati tra quelli ubicati nei comuni con meno di 15mila abitanti e con copertura della rete internet, disponibilità di spazi adeguati, servizio viaggiatori attivo e ubicazione in contesti urbanizzati.

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