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Una farmacia anconetana tra i campioni digitali del Financial Times

Filiera

Nella lista dei 100 “campioni digitali”, che trainano lo sviluppo tecnologico in Europa, c’è anche una farmacia italiana. La notizia non è da poco, se si pensa che arriva dal Financial Times, il prestigioso settimanale britannico che, in partnership con Google, ha “messo in gara” realtà provenienti da ogni parte d’Europa. Questo riconoscimento, parte di un progetto più articolato denominato Europe’s Road To Grow, La strada verso la crescita europea, e attribuito da una giuria di 10 esperti internazionali, ha voluto premiare persone, aziende e organizzazioni che utilizzano il digitale in modo innovativo.

L’Italia ha fatto bella figura con 11 nomi in lista. Tra grandi nomi, come Gucci o Enel, c’è anche a sorpresa la farmacia FarmaRegno, con sede in provincia di Ancona. Inserita nella categoria “Corporate digital transformation”, che premia la capacità delle aziende di gestire il processo di trasformazione digitale e la lungimiranza nell’adattare la propria attività alle sfide e opportunità del futuro, la farmacia anconetana ha saputo cavalcare l’onda del digital con un mercato online in espansione e progetti addirittura extraeuropei. Assolutamente in linea con l’interesse del pool di esperti del Financial Times, che ricercava non tanto start up, quanto realtà pre-esistenti che avevano colto la sfida dei tempi, FarmaRegno ha una storia di 60 anni e di tre generazioni.

È sotto la guida di Tiziana Regno, nipote del fondatore, che la farmacia si trasforma: dal 2006 diventa una catena con più di 28 parafarmacie (sparse tra Molise, Abruzzo, Marche e Lombardia) e 15 milioni di fatturato. E soprattutto, dal 2012, dà inizio all’e-commerce e quindi all’avventura digitale. «Una vera e propria vocazione, se si pensa che, nel 2016, FarmaRegno è stata la prima farmacia in Italia a ottenere la certificazione per la vendita online dei farmaci da banco» commenta Simone Pasquinelli, responsabile Innovazione e Sviluppo dell’azienda. «Da allora non ci siamo più fermati, e oggi abbiamo una piattaforma di più di 40mila prodotti e un team selezionato di farmacisti che ne controlla la qualità e si occupa di assistere il cliente».

Ciò non toglie che il riconoscimento della prestigiosa testata britannica è stato una sorpresa anche per l’azienda. «Eravamo stati contattati mesi fa dal Financial Times e quindi sapevamo di essere in lizza, ma non ci eravamo fatti troppe illusioni, la concorrenza era veramente alta». Tra i punti di forza che hanno orientato il voto, secondo Pasquinelli, «più che l’e-commerce, importante, ma non sufficiente per differenziarci, sicuramente è stata riconosciuta una propensione dell’azienda a innovarsi profondamente, nei flussi, dinamiche e procedure interne. Insomma, un pensiero “digital” che guida ogni nostra scelta e che si confronta costantemente con l’evoluzione della tecnologia». E che evidentemente ha premiato.

Giulia Capotorto

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