Unifarm chiude il 2024 con utile netto a 5,3 milioni di euro, ricavi oltre quota 400 milioni

Filiera

Con un utile netto di 5,3 milioni di euro, in crescita di 300mila euro sull’anno precedente, e ricavi che superano i 400 milioni, Unifarm archivia un 2024 in linea con gli esercizi più solidi della sua storia recente. Sono le cifre chiave che arrivano dal bilancio d’esercizio approvato il 15 giugno dall’assemblea dei soci, riunita per la rendicontazione annuale e per il rinnovo del Consiglio d’amministrazione.

A sua volta il bilancio consolidato, che aggrega i conti delle dieci società controllate (tra le quali Unifarm Sardegna, Ufl e Roessler), presenta ricavi per oltre 646 milioni di euro, un ebitda di 19 milioni che sale a 20 milioni al lordo dei premi fedeltà elargiti ai soci e un patrimonio netto consolidato che sfiora i 93 milioni.

Il contesto generale in cui si colloca la performance del gruppo, ricorda Unifarm in una nota, è quello di una distribuzione farmaceutica in forte pressione, con margini ridotti e costi operativi in costante aumento, dove la gran parte degli operatori fatica a mantenere l’equilibrio economico e vede progressivamente erodere le proprie quote di mercato. Alla luce di queste criticità, i risultati del 2024 rafforzano la posizione di Unifarm come gruppo cooperativo che genera valore da redistribuire ai soci e assicura alle farmacie gli strumenti per rimanere competitive e autonome, in un mercato che tende sempre più all’integrazione verticale..

Una parte dell’utile d’esercizio della capogruppo, pari mediamente a 2 milioni di euro all’anno nell’ultimo quinquennio, viene infatti destinata ai 780 farmacisti soci, titolari delle 2.750.000 azioni in circolazione. A questo si aggiunge il premio di fine anno legato alla fedeltà negli acquisti, che nel 2025 ha superato i 4 milioni di euro.

Con l’approvazione del bilancio si è chiuso il mandato del Consiglio di amministrazione uscente e l’assemblea ha provveduto a nominare il nuovo board per il triennio 2025-2027. In linea con una logica di continuità e rinnovamento, figurano nel nuovo cda Paolo Cainelli, Francesca Rauzi, Antonio Occari, Claudio Armani, Philipp Egger, Marco Fassa, Paola Menguzzato, Piero Morelli, Alberto Mutalipassi, Monica Tomasi, Alessandro Tonolo, Peter von Aufschnaiter e Michele Coller.

Altri articoli sullo stesso tema