Hippocrates Holding, cui fanno capo oltre 500 farmacie di proprietà sotto il brand Lafarmaciapunto, ha concluso nei giorni scorsi una nuova operazione di finanziamento “a debito” che darà accesso a una linea di credito da 350 milioni di euro, da utilizzare per le acquisizioni a venire. L’accordo, come recita una nota diffusa dal gruppo, coinvolge un pool di investitori istituzionali e banche nazionali e internazionali, tra le quali Intesa Sanpaolo, Banco Bpm, Crédit Agricole Corporate, Goldman Sachs e Banca Ifis, che controlla Banca Credifarma.
L’operazione, che porta le linee complessivamente raccolte a oltre 1,25 miliardi di euro, era stata annunciata a gennaio dai due co-ceo di Hippocrates, Davide Tavaniello e Rodolfo Guarino, in un’intervista a Pharmacy Scanner. «Siamo felici di annunciare questo nuovo finanziamento» commentano ora «che testimonia la credibilità e la fiducia di cui gode il nostro gruppo sui mercati globali. Siamo pronti a superare le 600 farmacie entro la fine del 2025 e a proseguire, nel 2026, mantenendo un ritmo di crescita di circa 100 farmacie all’anno, una ogni tre giorni».
Intanto, le farmacie che a oggi risultano sotto la gestione diretta di Hippocrates ammontano a 511, cui se ne deve aggiungere un’altra quarantina circa con preliminari già siglati. I ricavi annualizzati superano gli 800 milioni di euro, l’ebitda tocca i 160 milioni. Intanto macina numeri anche il Cedi di Livraga: 11mila metri quadrati di superficie coperta, serve 500 farmacie in 14 regioni e processa 100mila pezzi per un totale di 350 consegne giornaliere. «Quello di Livraga è stato un investimento lungimirante» dicono a Pharmacy Scanner Tavaniello e Guarino «è in grado di servire fino a mille farmacie e continuerà quindi a supportare la rete con un elevato livello di servizio».