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Cosmesi, nel 2018 la tendenza green premierà prodotti “local” e “basic”

Consumatore

Nel 2018 la crescente propensione per “l’ecologico” che contraddistingue il consumatore di cosmetici spingerà le aziende del beauty e del personale care a rivedere orientamenti e politiche di brand. In particolare, si rafforzerà l’attenzione per l’uso materie prime non soltanto naturali ma anche sostenibili, ossia di produzione rigorosamente “local”. Perché sempre più spesso chi acquista tende a premiare ciò che proviene dal suo territorio (per fastidio verso la globalizzazione imperante) ed è a “chilometro zero”, dunque viaggia una filiera corta che provoca emissioni inquinanti minime.

La stima arriva dalla società di analisi Mintel, che in un recente report sulle tendenze di mercato del nuovo anno offre alcune previsioni sulle dinamiche del comparto beauty. E tra queste, al primo posto c’è appunto il ritorno al “naturale” e al “locale”: «Il consumatore di oggi» scrivono gli analisti di Mintel «tende a leggere e informarsi su ciò che acquista molto più di un tempo. App e dispositivi mobile, in particolare, forniscono indicazioni sempre più spesso certificate sulla sicurezza dei prodotti e sulla provenienza delle materie prime».

In questo contesto la propensione del consumatore al naturale – che di per sé non rappresenta una novità – muta progressivamente in un ritorno al passato («back to basics»): si preferiscono e si preferiranno sempre più spesso le marche locali, i prodotti che sfruttano le risorse locali (materie prime, aziende dell’indotto) e le piccole produzioni locali, in ossequio a una filosofia “green” che non è più soltanto moda ma una vera e propria scelta di vita.

Per la sempre più ampia fetta di consumatori che mostrano attenzione alle tematiche ambientali, in sostanza, selezionare accuratamente i prodotti per privilegiare quelli che confermano la loro scelta di campo esprime orgoglio e motiva una particolare attenzione verso la provenienza degli ingredienti e i processi produttivi. Il 33% degli italiani che comprano cosmetici coloranti come rossetti o smalti, ricorda Mintel, scelgono prodotti naturali; il 25% dei tedeschi che acquistano prodotti “green” di personal care lo fanno perché ritengono che in tal modo si aiuta l’ambiente; il 50% dei consumatori inglesi che comprano cosmetici si rivolgono al “naturale”.

Dalle materie prime al packaging e al branding, è la stima finale del report, le aziende dovranno darsi un posizionamento etico che faccia propri concetti come sicurezza, purezza e “local”. Mintel non lo dice ma è ovvio che anche i retailer dovranno adeguarsi di conseguenza, nella comunicazione in store così come nella consulenza al cliente.

 

 

 

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