Iqvia, personal care al rimbalzo ma la crescita sul 2021 continua a rallentare

Nella quinta settimana del 2022, la prima di febbraio, il mercato della farmacia rimette il segno più rispetto ai sette giorni precedenti ma continua a rallentare nella crescita cumulata anno su anno. E’ la fotografia che arriva dal report con cui Iqvia aggiorna numeri e dinamiche del canale alle prime cinque settimane del 2022: in un mese abbondante, il giro d’affari supera i 2,5 miliardi di euro per una  crescita dell’11,7% rispetto allo stesso periodo del 2021 (ma una settimana prima l’incremento arrivava al 13,3%); le confezioni vendute ammontano in cinque settimane a 266 milioni, in crescita del 15,4% sull’anno passato (ma nella quarta settimana era il 17,7%).

Le cose migliorano se si restringe l’osservazione al solo comparto del farmaco etico: la crescita nella quinta settimana rispetto alla quarta è robusta (+1,2%, che porta le vendite nelle cinque settimane a quasi 148 milioni di confezioni) e di conseguenza l’incremento del progressivo annuo flette in modo molto più contenuto (appena tre decimi di punto, da +4,4% a +4,1%).

Fa decisamente peggio, invece, il comparto commerciale: tra quarta e quinta settimana c’è una leggera contrazione (-0,4%), che costringe a una nuova frenata la crescita cumulata: +23,4% rispetto al +27,1% delle prime quattro settimane. Se non altro, torna a mostrare segni di vitalità il paniere del cura persona, che cresce sulla settimana del 3,2% (grazie forse alle riaperture) e riduce dal -7,3 al -6,4% la perdita sul 2021.

Il progressivo ritorno alla normalità è probabilmente all’origine anche delle curve declinanti di test covid e mascherine (-21 e -17% rispettivamente tra quarta e quinta settimana) così come di vitamine/integratori e immunostimolanti (questi ultimi -9% nel confronto settimanale). La stagione invernale ormai alle battute finali, invece, spiega forse la perdurante contrazione di antiraffreddore/antinfluenzali, prodotti per la tosse e prodotti per il mal di gola: in tutti e tre i casi si osserva una pesante contrazione – a doppia cifra – tra quarta e quinta settimana, con il cumulato annuo che resta ampiamente in territorio positivo ma continua la caduta quasi verticale.

In buona salute, infine, il comparto dei veterinari, che sulla settimana cresce del 4% abbondante e inverte da meno a più la differenza sul 2021.