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Napo Therapeutics, importanti ingressi nel management e nel cda della start up

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Massimo Radaelli entra nel consiglio d’amministrazione di Napo Therapeutics, società farmaceutica indipendente nata a Milano nel 2021 per sviluppare e commercializzare farmaci dedicati al trattamento delle malattie rare o dal forte “unmet medical need”. Radaelli, imprenditore e dirigente farmaceutico, ha ricoperto incarichi di primo piano tra i quali quello presidente e ceo di Dompè International.

Oltre a Radaelli, entrano nel team di Napo Therapeutics Michela Pantaleoni con la carica di chief market access officer, Massimiliano Di Cicco con la qualifica di officer chief marketing e Stefano Cesare Roncoroni come chief financial officer. Questi ingressi, rimarca l’azienda in una nota, testimoniano la rapida crescita di Napo Therapeutics, start up dedicata alla produzione sostenibile di farmaci di origine vegetale per la cura delle malattie rare, che in appena un anno di attività ha ottenuto dall’Ema la designazione di farmaco orfano per Crofelemer – molecola estratta dalla linfa della pianta amazzonica Croton Lechleri – per il trattamento della Sindrome dell’intestino corto (Sbs) e per la malattia da inclusioni microvillari (Mvid).

 

Sottolinea l’amministratore delegato di Napo Therapeutics Massimo Mineo: “L’arrivo di Radaelli, Pantaleoni, Di Cicco e Roncoroni rappresenta un importante rafforzamento del nostro team con contributi strategici di primo piano nel panorama del trattamento delle malattie rare. La scelta di questi professionisti, tutti provenienti da grandi aziende farmaceutiche, di affiancarci in Napo Therapeutics conferma le grandi potenzialità della nostra idea di creare una start up che ponga al centro le esigenze del paziente con malattia rara. Si tratta proprio delle patologie per cui più frequentemente oggi vi è il problema che non esistono soddisfacenti strumenti di diagnosi, prevenzione o trattamento. Non solo, stiamo mettendo la nostra expertise nello sviluppo di farmaci orfani anche a disposizione di altre società farmaceutiche che hanno molecole interessanti ma non possono lavorarci internamente”.

 

Massimo Radaelli lavora da oltre 30 anni nel settore biofarmaceutico e dell’innovazione nelle terapie dedicate alle malattie rare. Pioniere nell’applicazione delle biotecnologie alla salute umana, Radaelli è riuscito a creare una rete strategica di alleanze tra le più importanti aziende biofarmaceutiche al mondo, dando un impulso fondamentale allo sviluppo di terapie sempre più efficaci per milioni di pazienti.

 

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