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Profumi e fragranze, la farmacia scala posizioni e quote di mercato

Mercato

Il mercato dei profumi e delle fragranze è notoriamente regno indiscusso del canale profumeria. Oggi, però, sempre meno che in passato: i numeri, infatti, dicono che la farmacia sta diventando un competitor sempre più aggressivo, scala posizioni a larghe falcate e allarga la propria quota di mercato con progressioni a doppia cifra. Lo dicono le ultime rilevazioni di Iqvia, che Panorama Cosmetico pubblicherà nel prossimo numero di maggio-giugno: nei dodici mesi che terminano a marzo il comparto è cresciuto del 45,3% a valori e del 63% in quantità, un incremento che a fatica trova pari negli altri aggregati del mercato in farmacia. Certo, stiamo pur sempre parlando di una categoria che nel canale dalla croce verde genera un fatturato di circa 23,5 milioni di euro all’anno, meno di un decimo del totale (25 miliardi); ma è indubbio che l’evoluzione tracciata dai numeri rimanda l’immagine di un mercato della cosmesi  in fase di trasformazione, sia nelle scelte del consumatore sia nel posizionamento del retail.

 

 

Doveroso, allora, scendere un po’ più in profondità nell’analisi dei dati. Il segmento che esercita il peso più rilevante è quello delle fragranze femminili, dal quale arriva quasi il 74% del fatturato generato dal comparto in farmacia. Ma sono le fragranze maschili a registrare i migliori tassi di crescita: +80% in volumi nei dodici mesi terminanti a marzo (per un incremento di oltre 170mila confezioni vendute, che porta il totale a 375mila pezzi) e +57,2% in valori, per un fatturato che raggiune i 4,3 milioni di euro. Performano bene anche le fragranze unisex: in farmacia rappresentano appena il 6,2% del mercato profumi e fragranze, ma nell’ultimo anno crescono in valori del 19,5%, raggiungendo così un fatturato di quasi 2 milioni di euro.

 

 

Gli andamenti del comparto sono generalizzati e interessano tanto il Nord quanto il Sud. Le migliori performance si registrano in Lombardia (12% nel fatturato, +34% a valori), come pure in Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Campania. Ma anche in Sicilia, dove i profumi “pesano” l’8% del fatturato del comparto, si registra una crescita addirittura del +73,7%. E in Puglia, dove il segmento ha comunque un peso modesto (soltanto il 5% del fatturato di comparto), si verificano ottime performance per i profumi femminili, che a valori crescono addirittura del 115,3% (dai 402mila euro del 2017 agli 867mila del 2018).

Inoltre, non siamo di fronte a una varietà di marche e di produttori tali da rendere problematico scegliere l’assortimento: il mercato, infatti, risulta particolarmente polarizzato ed è spalmato tra pochi brand: Verset (+255% a valori e +227% in quantità, nell’ultimo anno mobile) e Iap Pharma Femme (+ 27% a valori e + 25% in quantità), seguiti da La Maison des Essence, Iap Pharma Homme e Caudalie Thé des Vignes. Nella classifica per produttori, invece, si dividono il podio Iap Pharma Parfums, Verset Health & Beauty e l’Erbolario.

 

 

L’evidenza, dunque, è quella di un mercato concentrato e nello stesso tempo spumeggiante, che registra trend inusuali per il mondo della farmacia e merita, quindi, di essere preso in attenta valutazione, perché apre nuovi orizzonti in un segmento da sempre estraneo (così, almeno una volta tanto, non assistiamo a prodotti che, lanciati in farmacia, poi le vengono sottratti). Non va dimenticato, infine, che nella cosmetica la farmacia tallona ormai da vicino la profumeria in quanto a quote di mercato (18,5% contro 20,4%) e anno dopo anno la distanza si riduce. Sarebbe una beffa se fossero proprio i profumi a favorire il sorpasso.

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