Con oltre 87 milioni di euro nei nove mesi che vanno da gennaio a settembre 2025, è la Lombardia la regione dove si spende di più in farmacia per l’acquisto di probiotici, seguita a grande distanza dal Lazio, con 54,6 milioni, e dalla Campania con 43 milioni. È quanto riferisce il report con cui Pharma Data Factory fotografa per Pharmacy Scanner i consumi registrati nel corso dell’anno da questa classe di prodotti, che abbraccia trasversalmente la categoria degli integratori e quella dei farmaci di automedicazione.
Nei dodici mesi che vanno dall’ottobre 2024 al settembre 2025, dicono i dati, questo mercato supera a valori i 658 milioni di euro, per 36,4 milioni di confezioni vendute. Nei nove mesi che vanno da gennaio a settembre 2025, invece, il giro d’affari sfiora i 489 milioni (-0,2% sullo stesso periodo precedente) i volumi si assestano sui 27 milioni di confezioni vendute, in contrazione del 2,8% su base annua.
Con quasi 445 milioni di euro di vendite a valori, la categoria dei fermenti lettici per adulti è quella che attira la fetta principale della spesa degli italiani per questi prodotti, mentre ai fermenti lattici per bambini rimane soltanto una quota residuale (44 milioni). Stessa asimmetria per quanto concerne la classificazione dei prodotti: gli integratori si assicurano vendite per oltre 378 milioni di euro (+0,2% sul periodo precedente), i prodotti registrati come farmaci di automedicazione fanno a valori poco più di 110 milioni di euro (-1,8%).
Per quanto concerne i consumi territoriali, abbiamo già dato un’anticipazione in apertura. La Lombardia però non è soltanto la regione dove si spende di più per i probiotici, è anche quella che fa registrare anno su anno la contrazione più importante, -5,1%, seguita a debita distanza dal Piemonte e dal Veneto (-3 e -2,8% rispettivamente). Sull’altro versante, le crescite più importanti si osservano in Basilicata (+4%), Campania (+3,2%) e Sardegna (+2,8%).
Nessuna sorpresa nemmeno dall’analisi dei consumi (a valori) per età: le due fasce subito sotto i 65 anni sono quelle che acquistano più spesso probiotici (61 milioni di euro i 35-49enni, quasi 67 i 50-64enni), mentre i 25-34enni spendono poco meno dei 75-84enni. Quanto al genere, chi consuma probiotici è nel 61% dei casi donna, nel 39% uomo.
			
			
					




