Phoenix Italia, management definito. Laporta: svilupperemo le reti Valore Salute e Lloyds

Filiera

È con ogni probabilità  la più importante integrazione verticale che la filiera farmaceutica italiana abbia mai registrato. Perché mette assieme il primo grossista nazionale per quota di mercato, circa 90mila referenze e ventiquattro magazzini più due hub logistici, e due reti “multi-format” (network di farmacie indipendenti, franchising, farmacie comunali in gestione) che assieme raggruppano più di mille esercizi. È questa la chiave con cui leggere il comunicato che la settimana scorsa ha annunciato il nuovo management board di Phoenix Pharma Italia, la holding in cui da febbraio sono confluite Comifar e Admenta-Lloyds Farmacia.

Di fatto siamo al “next level”, per usare una terminologia da videogioco: creato il contenitore, comincia a prendere forma il contenuto a partire proprio dal management. Al vertice Joachim Sowada nel ruolo di ceo di Phoenix Pharma Italia e vicepresidente esecutivo dei due gruppi, Comifar e Admenta. Il manager tedesco assicurerà la continuità con la casa madre in Germania, Phoenix Pharmahandel, e governerà la holding con un board selezionato e interamente italiano: Domenico Laporta (Admenta-Lloyds), che assume il ruolo di co-ceo di Phoenix Pharma Italia e amministratore delegato di Comifar e Admenta; Claudia Ciuffani (Comifar) che prende l’incarico di cfo; Arianna Furia (Admenta-Lloyds) come director customers & channels retail, Lorenzo Clerici (Comifar) nel ruolo di group director customers & channels wholesale, Vincenzo Masci (Admenta-Lloyds) nel ruolo di group director commercial & marketing e Raffaele Testa (Comifar) nel ruolo di group director operations & logistics.

L’organigramma è eloquente: vengono unificati sotto la stessa persona (Laporta) i vertici dei due gruppi e gli incarichi assegnati al resto del management lasciano intendere una struttura per business unit, dove confluiranno le attività dei due gruppi nella distribuzione (Comifar e Farmalvarion) e nel retail (Lloyds Farmacia e Valore Salute). Se i fatti confermeranno, si aprono scenari di cambiamento importanti. «Vogliamo costruire una visione del business b2b che sia in sintonia con quella dei nostri clienti e li supporti nella loro attività» dice a Pharmacy Scanner il nuovo co-ceo di Phoenix Pharma Italia, Domenico Laporta «inoltre vogliamo mettere a fattor comune le esperienze maturate dai due gruppi a beneficio delle farmacie Valore Salute e Lloyds. In particolare, intendiamo lavorare sia sul network, per sviluppare le affiliazioni platinum (a delega estesa, ndr) sia sulla catena, per sviluppare il franchising di Lloyds Farmacia che già oggi conta una cinquantina di affiliazioni. Puntiamo ad arrivare a un centinaio entro la fine dell’anno e la vasta platea delle farmacie clienti di Comifar, oltre 12mila, è un’ottima opportunità. Nessuno ha un modello di franchising come il nostro, con la stessa struttura di affiliazione». All’orizzonte poi potrebbe profilarsi anche una convergenza dei format. «Ci stiamo lavorando» ammette Laporta «d’altronde già oggi i due concept sono molto vicini quindi non serviranno rivoluzioni ma basterà semplicemente ragionare su un’evoluzione».

Dal riassetto del management, infine, resta fuori l’attuale amministratore delegato di Comifar, Roberto Porcelli, che – spiega il comunicato di Phoenix Pharma Italia, «negli ultimi due anni e mezzo, come amministratore delegato, ha avviato una profonda trasformazione del gruppo di cui beneficerà l’ulteriore processo di integrazione». Lascia anche Piergiorgio Di Filippo, direttore commerciale e marketing di Comifar.

Altri articoli sullo stesso tema