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Pharmacie Lafayette rinfresca il format: via il look discount. E nei piani di espansione torna l’Italia

Filiera

Lo aveva detto un paio di anni fa abbondanti, ma poi non era successo nulla. Ora però Pharmacie Lafayette, il (discusso) network che in Francia raggruppa 285 farmacie indipendenti e si contraddistingue per una politica commerciale aggressiva (Prezzi bassi sempre, dice uno dei suoi claim) torna a citare l’Italia tra i Paesi dove il gruppo vorrebbe allargarsi. Nell’ottobre 2020 si era espresso in tali termini Hervé Jouves, il presidente di Hygie31, la holding cui fa capo Pharmacie Lafayette, che in un’intervista a Pharmacy Scanner aveva ammesso di avere contatti in corso con alcune farmacie e reti italiane per “esportare” nello Stivale il proprio modello. Un anno e mezzo dopo, annunciata l’acquisizione della catena spagnola di farmacie indipendenti Ecoceutics, Jouves aveva ribadito a Pharmacy Scanner di nutrire «una certa ammirazione per il mercato italiano, dove il nostro modello non c’è. La Spagna è per noi il primo mattone del nostro sviluppo europeo, ce ne dovrebbero essere altri». Un altro anno abbondante di silenzio e, qualche settimana fa, è il turno del direttore commerciale del gruppo, Pascal Fontaine, che in un articolo del web-magazine francese Actu.fr rispolvera gli stessi concetti: «Stiamo cercando di espandere la nostra rete territoriale in Francia e Spagna» ha detto «ma anche in altri Paesi europei come Italia e Belgio, dove riteniamo ci siano opportunità per insediarci».

Proprio il caso Ecoceutics aiuta a capire qual è la strategia di espansione di Hygie31. Il network spagnolo fa capo a una trentina di farmacisti soci e conta circa 160 farmacie, per un giro d’affari che al momento dell’acquisizione si aggirava sui 200 milioni di euro. Con l’arrivo del gruppo Lafayette è cominciata la ribrandizzazione dei punti vendita, che stanno passando progressivamente al format della rete francese, mentre Ecoceutics ha messo a disposizione delle farmacie francesi la sua esperienza nell’information technology e nella digitalizzazione.

 

La prima farmacia del network spagnolo Ecoceutics ad avere “vestito” il format Lafayette è a Viladecans, vicino a Barcellona. Riconvertita ad aprile, mantiene nell’insegna il nome della rete iberica ma i colori e il lay out interno sono quelli delle farmacie Lafayette. La conversione di Viladecans rappresenta il primo step del programma di ribrandizzazione.

 

Ma è interessante anche la cornice strategica in cui il gruppo colloca la sua espansione. L’acquisizione, infatti, metterà le due insegne sotto l’ombrello di un’unica centrale di acquisto  europea: «Aumentiamo ulteriormente la nostra capacità negoziale con l’industria» ha spiegato Jouves «e così costruiamo relazioni commerciali durature». Quello della negoziazione con i fornitori è un tema prioritario per il gruppo, che all’inizio dell’anno aveva scatenato una dura polemica con l’industria per i forti aumenti dei listini. Non acquisteremo più da chi alza troppo i prezzi al pubblico, aveva minacciato Lafayette. La quale, per mantenere ai clienti la promessa di prezzi sempre bassi, ha puntato ancora più decisamente sulle sue marche private.

La contrapposizione discendeva anche dal posizionamento del network, che sin dalla nascita ha sposato la definizione di farmacia discount. E che i risultati continuano a premiare: nel 2022 la holding Hygie31 ha chiuso con oltre due miliardi di euro di fatturato, più di uno soltanto da Laf Santé che governa le farmacie Lafayette (+18% rispetto al 2021). Il network, poi, continua a crescere, dato che sono 30 le farmacie entrate nel circuito nell’ultimo anno. E le performance rimangono di tutto rispetto: il traffico nei punti vendita è aumentato nel 2022 del 25% (ossia 30 milioni di clienti in più, dei quali due forniti della carta fedeltà dell’insegna) la marginalità media delle farmacie Lafayette è cresciuta di 2,5 punti percentuali e tocca il 29,7%. L’e-commerce del gruppo, inoltre, è dalla fine del 2022 la prima parafarmacia online francese per giro d’affari.

L’obiettivo per il 2023 è quello di crescere di un’altra quarantina di farmacie e per raggiungerlo il gruppo ha lanciato due programmi di finanziamento rivolti ai farmacisti che vogliono aprire una farmacia: il primo che permette al neotitolare di ridurre di due terzi l’investimento inziale e il secondo che agevola la costituzione di società di gestione dove il nuovo titolare è affiancato da soci del network intenzionati a investire. All’inizio dell’anno, inoltre, Pharmacies Lafayette ha anche dato una “rinfrescata” al proprio format, che ha perso un po’ della sua tradizionale aurea da “discount”: sono stati allargati gli spazi tra le corsie e tra queste e le casse, è stata introdotta una cassa per gli acquisti veloci, la leggibilità degli scaffali è migliorata, sono stati creati degli spazi riservati per i servizi e la televisita (vedi foto sotto).

 

 

E per finire non va dimenticato che Hygie31 (controllata dal 2016 da Five Arrows Principal, il fondo d’investimento della Banca Rothschild) oltre alle 285 farmacie del network Lafayette controlla altri 600 esercizi circa: le 500 farmacie del circuito Pharmacorp (rurali principalmente), e le 127 di Pharmacyal, acquisite in primavera. Più cinquanta negozi di ottica Lafayette e venti store di sanitari e medicali. Sono numeri che potrebbero allettare qualche network italiano, soprattutto ora che il Monopoli delle farmacie di casa nostra sembra mostrare qualche segno di fatica.

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