Petrone (Assoram): prezzi delle materie prime in crescita, il Governo intervenga

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Gli aumenti in arrivo sui prezzi delle materie prime, energia e benzina innanzitutto, preoccupano le aziende della logistica farmaceutica associate in Assoram, che lancia l’allarme. I dati sono quelli che arrivano da stime e previsioni di fine anno: dal prossimo gennaio, dice per esempio una ricerca di Nomisma Energia, i costi del gas aumenteranno del 50%, quelli dell’elettricità dal 17 al 20%. «Per i depositari» spiega a Pharmacy Scanner il presidente dell’associazione, Pierluigi Petrone «si prospetta una mazzata, perché mantenere la cold chain comporta costi energetici cospicui, per non parlare del carburante utilizzato dai mezzi di trasporto».

Secondo le stime di Assoram, gli aumenti in arrivo da gennaio si tradurranno per le aziende del settore in un incremento dei costi della benzina del 13% e dell’energia del 25%, che vanno a sommarsi ai rincari di quest’anno. «Secondo le nostre valutazioni» continua Petrone «c’è da mettere in conto anche un aumento medio del 2% dei canoni di locazione, più i rincari di altre materie prime come la carta, che alle nostre associate serve per il packaging». Il rischio, in sostanza, è che sulle aziende del comparto arrivi una vera e propria mazzata, considerato che media i costi del trasporto pesano da soli per il 28-30%. «E tenuto per di più conto» avverte ancora il presidente di Assoram «che non possiamo attutire i rincari intervenendo sui prezzi, perché sono imposti dallo Stato» Al Governo, allora, l’associazione rivolge l’invito di venire in aiuto del settore. «Si potrebbe partire con la defiscalizzazione dei costi aggiuntivi» riprende Petrone «ma aiuterebbe anche la sospensione degli oneri di sistema versati dalle aziende con la bolletta energetica, che in un anno ammontano a circa 1-1,5 miliardi di euro. Chiederemo un tavolo con i Ministeri competenti per valutare le misure».

Intanto, con un’assemblea straordinaria convocata il primo dicembre scorso, Assoram ha approvato alcune modifiche allo Statuto che hanno riorganizzato l’assetto apicale. «Consiglio nazionale e comitato direttivo confluiscono in un unico organismo, il consiglio direttivo» riassume Petrone «questo è composto dal presidente nazionale, eletto a scrutinio segreto dall’assemblea, e dieci consiglieri, tra i quali il presidente designa i due vice, uno in rappresentanza dei depositari e uno dei concessionari. Il risultato è uno snellimento complessivo dell’organizzazione, che accelererà i processi decisionali».

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