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Perché i prodotti Pet fanno bene a volantini e promozioni

Mercato

Per accrescere l’attrattiva dei suoi volantini la gdo punta sul Pet, ossia sui prodotti destinati agli animali da compagnia. E’ l’evidenza che emerge da un’analisi condotta dalle società di ricerche IRi e QBerg e pubblicata sul numero di maggio della rivista specializzata PetB2B: messi a confronto i mesi di gennaio di quest’anno e del 2016, il Pet guadagna spazio sui flyer di tutti i canali della distribuzione moderna (ipermercati, supermercati, discount, superette e drug specialist).

Nell’analisi, in particolare, è stato preso a riferimento l’indice Qp3, che misura la capacità di una referenza in promozione di raggiungere il cliente. Nei volantini degli ipermercati, così, l’incidenza dei prodotti pet passa da 2,97% a 3,76%, mentre nel canale drug specialist arriva quasi a raddoppiare (da 1,22% a 2,29%). Per i ricercatori, la tendenza si spiega con la crescente attrattiva che il segmento del Pet esercita sul consumatore, attrattiva che le insegne sfruttano a vantaggio della propria comunicazione commerciale.

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Parallelamente, aumenta anche il numero di campagne e promozioni che includono il Pet e si allarga il ventaglio di referenze e brand promozionati. Di qui un’accresciuta visibilità di marchi e produttori minori: se nel gennaio 2016 le prime cinque aziende del segmento (per quota di mercato) monopolizzavano il 72,8% dello spazio sui volantini degli ipermercati, nel gennaio di quest’anno l’incidenza è scesa al 63,4%. Stessa tendenza nel canale dei Pet specialist: nel gennaio del 2016 le prime cinque aziende (nell’ordine Nestlé, Mars, Royal Canin, Hill’s Pet Nutrition e Agras Delic) coprivano il 34,37% della presenza sui volantini, a dodici mesi di distanza il loro valore è sceso al 31,85%.

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