Parte Anti-Bully Cover, il progetto contro bullismo e cyberbullismo che parla ai più giovani

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È stato lanciato a dicembre Anti-Bully Cover, il progetto promosso dal Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop, con il contributo non condizionante del gruppo farmaceutico internazionale Recordati. Presentato a Roma nel corso di una giornata che ha coinvolto i ragazzi delle quinte superiori, ha l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sui temi del bullismo e del cyberbullismo e allo stesso tempo far arrivare la propria voce alle istituzioni.

Presente prevalentemente tra i giovani, il bullismo è un fenomeno che indica un insieme di modalità comportamentali con cui un individuo in una posizione dominante si impone su un altro con attività fisica o verbale, al fine di dominarlo o forzarlo ad agire contro la propria volontà. La tecnologia ha fornito un’arma in più ai bulli: il cyberbullismo, frutto dell’attuale cultura globale in cui computer e smartphone sono sempre più spesso vissuti come delle vere e proprie estensioni del sé. Chat, e-mail e social network sono i mezzi con cui non solo si comunica, ma attraverso i quali si costruiscono le relazioni. Il senso di protezione e di anonimato offerto da questi strumenti ne favorisce un uso deresponsabilizzato, che si presta a fini prevaricatori come minacce, derisioni, offese.

L’impegno di Recordati contro il bullismo/cyberbullismo non è solo un’azione di responsabilità sociale, ma è parte integrante della vision aziendale che è quella di “liberare il pieno potenziale della vita – Unlocking the full potential of life”.

Che cosa significa, in questo contesto? Il bullismo e il cyberbullismo sono un’ombra che può oscurare la gioia e la fiducia dei ragazzi, inibendo il loro pieno sviluppo e potenziale. Come azienda, Recordati crede fermamente che ogni individuo abbia il diritto di vivere una vita piena, libera, possibilmente dalle malattie, ma anche dalla paura. Perché solo quando ci sentiamo al sicuro e rispettati, siamo in grado di esprimere noi stessi e realizzare il nostro vero potenziale. Attraverso iniziative come questa, Recordati cerca di promuovere ‘luoghi’ in cui ciascuno si senta valorizzato e protetto, e possa esprimere sè stesso senza timore di essere ferito o giudicato.

Ognuno di noi può essere un faro di positività e gentilezza nel mare (virtuale e non) delle relazioni tra le persone.

Il bullismo è un problema molto serio che colpisce più di un quarto degli studenti delle superiori e addirittura il 30% dei ragazzi delle medie, provocando nelle vittime importanti conseguenze, che vanno dalla depressione all’autolesionismo, dalle crisi di pianto e ansia, fino al suicidio”, spiega la professoressa Giovanna Pini, presidente del Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop. “Il progetto vuole sensibilizzare e far capire ai giovani che la prevaricazione non è la strada da percorrere per affermarsi. Al tempo stesso vogliamo anche far sentire la nostra voce presso le istituzioni affinché gli interventi pubblici strutturati e stabili siano sempre più numerosi e finalizzati ad arginare il problema del bullismo. Un profondo e sentito ringraziamento va a Recordati che ha creduto fortemente in questo progetto e che, grazie al suo contributo non condizionante, lo ha reso possibile”.

All’incontro di presentazione hanno partecipato alcuni ragazzi vittime di azioni di bullismo e che hanno avuto il coraggio di condividere la propria storia per evitare che altri giovani possano vivere la stessa dolorosa esperienza. Il dibattito si è concluso con la consegna agli studenti delle Anti-Bully Cover per smartphone, che riportano i claim del progetto.

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L’iniziativa coinvolge artisti molto popolari tra i ragazzi, come Leo Gassmann e Michelangelo Vizzini, da anni impegnati nelle attività del Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop. Tramite gli hashtag #TheAntiBullyCover e #ProteggitiDaiCyberbulli, inoltre, anche i più seguiti influencer daranno visibilità al progetto sui social. Una grande iniziativa di condivisione che porterà i ragazzi stessi a essere ambasciatori della lotta al bullismo e al cyberbullismo.

“Non farsi sopraffare e denunciare le violenze che si subiscono, anche solo verbali, non è assolutamente motivo di debolezza, anzi, ho imparato con l’esperienza che il vero coraggio sta nel tenere la testa alta e non farsi scoraggiare”, ha affermato Michelangelo Vizzini. “Non è facile per una vittima di bullismo chiedere aiuto” ha aggiunto Leo Gassmann “ma si può condividere il proprio disagio con persone che possono capire. Questo può aiutare a star meglio. Credo che non valga proprio la pena farsi rovinare la vita da un bullo. Essere ambasciatore di Bulli Stop da anni, mi ha portato ad aiutare e ad ascoltare tante vittime di bullismo ed è per questo che sono consapevole che c’è sempre una strada per uscirne. Il Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop da anni è attivo nel combattere e prevenire il bullismo e aiuta gratuitamente le vittime dal punto di vista legale, psicologico, neuropsichiatrico e pedagogico”.

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