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Parafarmaco, in Francia i canali si fanno guerra con mdd ed e-commerce

Filiera

Gioca la carta del digital la catena franco-italiana di parafarmacie Parashop, 62 esercizi Oltralpe e quattro nello Stivale (due a Milano, uno a Torino e uno a Busnago, in provincia di Monza. In concomitanza con il suo 25ennale, il gruppo ha lanciato a Velizy, nella regione parigina, un nuovo concept store che valorizza l’omnicanalità. Il punto vendita, collocato all’interno di un centro commerciale, mette a disposizione dei clienti un tablet e un terminale interattivo dai quali è possibile accedere a un catalogo di oltre 9mila referenze e 220 brand, quelli offerti dal sito di e-commerce di Parashop. Completano l’esperienza “digital” un dispositivo per effettuare autoanalisi della pelle e il servizio Click& Collect (acquisto sul sito e ritiro in negozio), al via tra breve.

Tra gli obiettivi del nuovo concept c’è quello di innovare per competere in un comparto dove la concorrenza si fa sempre più agguerrita. I dati relativi al mercato transalpino del parafarmaco, infatti, danno il canale farmacia in testa con una quota che nel 2017 vale il 78%, in crescita del 5% sull’anno precedente; seguono a distanza le insegne di parafarmacia della grande distribuzione, con una fetta di mercato del 12,4% (+3% sul 2016), le altre parafarmacie con il 4,9% (anche in questo caso in crescita del 3% sull’anno precedente) e infine l’e-commerce, con una quota di mercato del 4,8% ma una crescita sul 2016 di addirittura il 15%.

 

 

Come si diceva, il comparto è oggi caratterizzato da una concorrenza agguerrita. Le farmacie spingono per incrementare il proprio giro d’affari nel parafarmaco a fronte delle perdite di redditività che da tempo registrano nel farmaco, un copione ben noto anche ai farmacisti titolari italiani. Il risultato è il progressivo riposizionamento di farmacie e aggregazioni (insegne, network) sul benessere e sul beauty, con un diffuso impulso alla mdd – la marca del distributore, che consente di proporre prezzi competitivi senza eccessivi sacrifici sulla marginalità – e all’e-commerce, dove l’operatività è quasi sempre demandata al gruppo di acquisto o al circuito cui la farmacia è affiliata.

Anche le parafarmacie della grande distribuzione si mostrano particolarmente aggressive, con forti investimenti sullo sviluppo della rete e sulle vendite online. Ne derivano forti sofferenze soprattutto per gli esercizi indipendenti e le insegne specializzate: i circuiti storici sono ormai spariti (Paraland-Beautéland, Euro Santé Beauté) e quelli che ancora resistono, come Parashop e Tanguy Parapharmacie, devono crescere e innovare. E l’online, con il corollario dell’omnicanalità, diventa una leva su cui puntare. Un’altra indicazione che invita alla riflessione i titolari italiani.

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