Marca privata della farmacia: la pandemia soffia su giro d’affari, referenze e prezzi

Mercato

Come già nella gdo, anche nel canale farmacia la marca privata beneficia delle preoccupazioni dei consumatori per la pandemia accelera la crescita a valori, dal +19% del 2020 al +36% del 2021 (dodici mesi terminanti a luglio). E’ la fotografia scattata da Francesco Cavone, retail offering and operation di Iqvia, nel suo intervento al convegno sulla private label organizzato da Pharmacy Scanner nella cornice di Cosmofarma ReAzione (BolognaFiere, 9-12 settembre). La marca del distributore, ha spiegato, ha ancora un peso marginale in farmacia e vale l’1,5% del giro d’affari complessivo del canale, però in alcuni segmenti come parafarmaco e integratori le crescite a valori sono importanti: +172% nei dispositivi (sempre nei dodici mesi che terminano a luglio 2021), +38% nei vitaminici.

 

Marca privata, quote di mercato e trend

 

La marca privata, poi, mostra a valori pesi molto diversi nei differenti panieri che compongono il mercato della farmacia: nel parafarmaco vale ormai il 41% delle vendite, tra integratori e notificati rappresenta il 37% del mercato, nell’automedicazione si ferma all’1%. Anche nei tassi di crescita le distanze tra i diversi comparti si rivelano a volte cospicue: nel parafarmaco i consumi sono aumentati in dodici mesi dell’81% (sempre a valori), quando nel periodo subito precedente la crescita ha toccato il 53%. In contrazione invece le marche private dell’automedicazione, -12% nel 2021 e -13% nel 2020 (sul 2019).

 

Marca privata, incidenza per panieri e andamento nei dodici mesi

 

La crescente dinamicità della marca privata in farmacia risulta evidente anche dalla progressiva crescita di referenze e prezzi: in tre anni le referenze crescono del 36% e il prezzo medio del 13%, un’evoluzione quest’ultima che testimonia (come già accaduto nella gdo con divrsi anni di anticipo) il progressivo shift delle private label da prodotto da fascia entry level (primo prezzo) a proposta da fascia mainstream (primo grafico sotto).

 

Crescono referenze totali e prezzo medio

 

Ma dall’analisi di Iqvia emerge anche un’altra evidenza significativa: nel periodo che va dall’inizio della pandemia (marzo 2020) al luglio scorso, il numero di referenze delle marche private relative a prodotti “covid” (ossia legati alla prevenzione del contagio o all’emergenza sanitaria) è cresciuto costantemente fino quasi a quadruplicare nella prima parte dell’anno in corso (vedi grafico sotto). Non c’è dubbio che all’origine del fenomeno – specialmente nei primi mesi dell’emergenza – ci sia stata innanzitutto la preoccupazione di fornire ai farmacisti un’alternativa ai prodotti di marca più carenti; è altrettanto vero però che grazie a tale opportunità le marche private hanno incrementato la notorietà nei confronti del cliente della farmacia. Ora non resta che vedere gli effetti sul medio periodo.

 

Private label, crescono i prodotti covid

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