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Lloyds Farmacia con la Croce Rossa per sostenere le fragilità

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Lloyds Farmacia e Croce rossa italiana uniscono le forze per raccogliere farmaci da donare a “Officine della salute”, la rete Cri di servizi integrati a sostegno delle fasce più povere e vulnerabili della popolazione. Per tutto il mese di ottobre, in 250 punti vendita dell’insegna distribuiti su tutto il territorio nazionale, i clienti potranno aggiungere ai loro acquisti un farmaco da banco o un parafarmaco tratti da una selezione di prodotti scelti dalla Croce rossa per necessità e utilità. Si tratta di più di 600 referenze essenziali per la salute, il benessere e la prevenzione, individuate con l’obiettivo è garantire l’accesso gratuito alle cure di medicina primaria e/o specialistica e promuovere interventi di screening, supporto psicologico e prevenzione.

«Siamo emozionati e orgogliosi di questa partnership che ci onora» afferma Domenico Laporta, ad del gruppo Admenta Italia-LloydsFarmacia «essere al fianco della Croce rossa italiana è in linea con quanto necessario, oggi più che mai, per presidiare la salute e il benessere sul territorio. Sempre più fasce della popolazione non possono permettersi servizi e prodotti essenziali, le conseguenze sociali della pandemia e le crisi umanitarie sono all’ordine del giorno. Ringraziamo fin d’ora i nostri farmacisti e i dipendenti che hanno aderito con entusiasmo e tutti coloro che sceglieranno di partecipare alla campagna».

«Sin dall’inizio della pandemia, la Cri ha voluto essere accanto a ogni vulnerabilità» commenta Francesco Rocca, presidente della Croce rossa italiana «durante il lockdown non siamo stati solo sulle ambulanze o nelle corsie, ma abbiamo bussato a ogni porta e risposto a ogni richiesta. Per questo, la campagna di raccolta farmaci, anche in collaborazione con i volontari Cri dei territori coinvolti, rappresenta la naturale prosecuzione di quella “gentilezza2 di cui c’è tanto bisogno. Grazie a chi vorrà contribuire con un piccolo acquisto a questa grande iniziativa che ci consente di essere ancora di più un’Italia che aiuta».

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