L’emergenza sanitaria sul punto vendita: come si stanno organizzando farmacie e negozi del retail (gallery)
Cartelli agli ingressi e nei corridoi, strisce adesive lungo le corsie e in prossimità delle casse, addetti messi a regolare i flussi come vigili urbani. Nei punti vendita del retail che possono restare aperti anche dopo le ultime disposizioni del Governo, a partire ovviamente dalle farmacie, sono parecchie le soluzioni messe in campo per disciplinare gli accessi e far rispettare le misure di “distanziamento sociale” raccomandate dalle autorità sanitarie. A volte l’allestimento è improvvisato, quasi sempre perché è mancato il tempo, in altre invece si apprezza una cura che riesce a comunicare capacità organizzativa. E non è poco, per quella fetta di clientela che mostra maggiore emotività in questo frangente. «Superata l’emergenza e non appena il tempo lo consentirà» è il consiglio di Emanuele Mormino, coach manager e fondatore di Pharmaway «i farmacisti titolari dovrebbero rivedere gli allestimenti installati in questi giorni per renderli coerenti al lay out della farmacia. E sia chiaro, l’estetica non c’entra: un punto vendita che dimostra di saper assorbire l’emergenza nella quotidianità, con avvisi stampati nei colori della farmacia e con il suo logo, oppure adesivi da pavimento che non iniziano a lacerarsi dopo i primi calpestii, suggerisce al cliente l’idea di essere capace a gestire l’emergenza come se fosse quotidianità. Ne risulta un messaggio rasserenante che di questi tempi è soltanto positivo».
Per approfondire il concetto, Pharmacy Scanner propone una gallery degli allestimenti adottati nel comparto del commercio al dettaglio, con l’obiettivo di fornire ai farmacisti titolari un riferimento che aiuti a valutare e magari affinare le proprie scelte. Non occorre farlo né oggi né domani, perché comunque la sensazione è che questa emergenza non terminerà a breve e quindi ci sarà senz’altro il tempo di rivedere ciò che si è messo in piedi in tutta fretta.
1. Le strisce a terra per il distanziamento
Si parlava di strisce adesive “improvvisate”. La soluzione adottata in questo supermercato avrà certo risentito del clima di emergenza, ma il senso di provvisorietà che trasmette non genera fiducia.
Trasmette invece una sensazione di ordine e controllo la geometria con cui sono state applicate queste strisce, anche se l’uso di nastro adesivo da imballo compromette l’effetto finale.
Rappresenta un ulteriore passo avanti l’uso di strisce antisdrucciolo, per di più nei colori dell’insegna: non si usurano e trasmettono l’immagine di un retailer che non improvvisa neanche nell’emergenza.
2. Cartelli e schermi in plexiglass
Coop Alleanza accoglie sin dall’ingresso i propri clienti con un cartello che li avvisa delle misure straordinarie adottate nel punto vendita, si scusa dei disagi e chiede la loro collaborazione. L’attenzione all’aspetto grafico (denotato dall’uso di logo e colori dell’insegna) scongiura la sensazione di interventi improvvisati o raffazzonati.
I cartelli, sempre curati dal punto di vista grafico, si ripetono nei punti più critici dell’area commerciale. La verbosità non invita alla lettura, ma uniti all’uso delle strisce adesive per incanalare e distanziare i flussi, gli avvisi danno un senso di attenzione e ordine.
Come molte farmacie, anche Coop ha installato davanti alle proprie casse schermi di plexiglass che proteggono il personale.
3. Le soluzioni adottate nelle farmacie
In questi giorni, sono parecchie le farmacie che hanno installato arredi per invitare la clientela a rispettare le distanze di sicurezza o proteggere i farmacisti al banco. E in diversi casi, si nota un’attenzione tutt’altro che frettolosa per l’accuratezza del risultato.
Farmacia Unica della Bovisasca, a Milano: adesivi da pavimento per incanalare il flusso e linee di distanza davanti alle casse.
Sopra e a destra, strisce da terra in una farmacia Hippocrates.
Una farmacia Club Salute: i cartelli sono destinati a informare la clientela e a ricordare, in modo impattante, le raccomandazioni delle autorità. «Stiamo veicolando lo stesso tipo di consigli» spiega a Pharmacy Scanner Valentina Guidi, direttore marketing del network «anche sui nostri canali social».
A destra, schermo in plexiglass in una farmacia Dr.Max. Sopra, un diverso modello nella farmacia Sechi.
Altri modelli di schermo protettivio. Sopra, farmacia Cervone. A destra, farmacia Club Salute
A sinistra, un esempio degli schermi in plexiglass realizzati da Th.Kohl. Anche altre aziende di arredamento per la farmacia hanno realizzato arredi dello stesso genere.
Sulla scelta del modello di schermo da installare al banco, occorre però fare attenzione, avverte Mormino: «Non tutti i materiali si prestano allo scopo» ricorda «perché le superfici vanno igienizzate frequentemente. Meglio dunque usare plastica e profilati in metallo, da evitare il legno e tutti i materiali porosi».
5. La gestione dei flussi via social
E’ il tema che forse le farmacie hanno più trascurato. Preoccupati dalla gestione dei flussi in entrata, pochissimi titolari hanno pensato di utilizzare i social – da Facebook a Whatsapp – per distribuire gli accessi lungo la giornata, programmare l’arrivo di determinate categorie di clienti, gestire i ritiri di farmaci ed extrafarmaco. «La farmacia in questo momento sui social non si vede» conferma Nicola Posa, senior partner di Shackleton Consulting «eppure è prorio in momenti di crisi come questi che avrebbe molto da dire e comunicare». «Ora che la stragrande maggioranza dei pazienti della farmacia sono a casa» rincara Mormino «i farmacisti dovrebbero utilizzare i social per mantenere con loro un filo diretto, fornire consigli, aiutarli a gestire eventuali terapie».