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La “covid pharmacy” che mette i banchi in diagonale e gioca con la luce per guidare i clienti

Filiera

I lavori erano iniziati nel 2019 e l’intenzione era quella di realizzare una farmacia dallo stile moderno ma con i materiali della tradizione locale. Poi è arrivata la pandemia e gli architetti hanno dovuto riscrivere il progetto. E così la Farmacia Ravan di Kashan, città iraniana a pochi chilometri da Qom, uno dei centri più flagellati dal coronavirus, è diventata la prima “covid pharmacy” del Paese, una farmacia cioè riprogettata in base a un concept che mette al primo posto sicurezza e rispetto delle misure di contenimento.

 

La Farmacia Ravan di Kashan, in Iran. I lavori di costruzione erano iniziati nel 2019 poi la pandemia ha costretto gli architetti a ripensare il progetto per farne una “covid pharmacy”.

 

Il concetto di “covid pharmacy” trova la sua applicazione più evidente nella zona banco: le quattro postazioni di lavoro, infatti, non sono soltanto separate e schermate, ma anche scalate in diagonale e ruotate di 90°. In questo modo, ogni cliente al banco rimane a una distanza minima di 1,6 metri dagli altri. E la disposizione ad angolo retto aiuta chi esce a non incrociare il percorso con chi entra.

L’originale disposizione delle postazioni, scalate in diagonale e ruotate di 90° rispetto all’ampio ingresso (a destra), agevola il distanziamento e invita i clienti che escono a non incrociare il percorso con chi entra.

 

Rispetto ai percorsi, il pavimento a piastrelle chiare e scure svolge la stessa funzione di una scacchiera e divide in modo ordinato lo spazio dell’area commerciale. Da notare al riguardo che le strisce scure corrono in lunghezza dai lati delle postazioni fino alle colonne portanti delle vetrate che si affacciano all’esterno. La luce, così, contribuisce a tagliare lo spazio e invita i visitatori a muoversi negli spazi interni per linee rette, nel rispetto delle distanze di sicurezza. Inoltre, le ampie vetrate consentono a chi sta fuori di controllare quante postazioni sono occupate e se si stanno liberando.

 

L’originale disposizione delle postazioni, scalate in diagonale e ruotate di 90° rispetto all’ampio ingresso (a destra), agevola il distanziamento e invita i clienti che escono a non incrociare il percorso con chi entra.

 

Il progetto della Farmacia Ravan conferma che nel concept della “covid pharmacy” uno degli elementi più ricorrenti è l’uso delle trasparenze e della luce naturale: conferma in tal senso un articolo pubblicato di recente dal Quotidien du pharmacien, dove la vetrina pulita e sgombra, che consente ai passanti di gettare lo sguardo all’interno della farmacia, viene annoverata tra le tendenze del momento. La trasparenza, è il concetto, «incoraggia le persone ad entrare in farmacia», è mettere in vetrina tutta la farmacia e chi ci lavora, è dare luce, aprire gli spazi e quindi far respirare.

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