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Italiani, cala la fiducia e cresce la propensione a mettere i soldi da parte. Ma la salute è la prima preoccupazione

Consumatore

Fiducia dei consumatori in netto calo nel secondo trimestre 2020, ma per un italiano su quattro la salute figura al primo posto tra i motivi di preoccupazione dell’oggi. E’ l’aggiornamento che arriva dalla Conference Board Global Consumer Confidence Survey, la rilevazione periodica internazionale condotta in collaborazione con Nielsen: con un indice pari a 54 (-16 rispetto al quarto trimestre 2019, l’ultimo prima di covid) il nostro Paese figura all’ultimo posto in Europa per livello di fiducia (Spagna 62, Francia 70, Regno Unito 84, Germania 87): in particolare, cala nettamente la quota di consumatori che ritengono sia il momento giusto per fare acquisti (19%, -8 punti) e di quelli che prevedono una situazione economica positiva nei prossimi 12 mesi (23%, -10 punti).

 

Il “sentiment” dei consumatori nei Paesi Ue

 

A fronte di una fiducia che scema, cresce in misura inversa la propensione al risparmio: il 73% degli italiani dichiara di avere adottato misure per fare economie (+15 punti rispetto all’ultimo trimestre del 2019), il 63% dice di avere ridotto le spese per i pasti fuori casa (+11), il 54% risparmia sull’abbigliamento (+1), il 47% usa di meno l’automobile (+12). Tagli anche alle spese per l’intrattenimento fuori casa (51%, +6) e a quelle per vacanze e soggiorni brevi (44%, +14), crescono invece i costi delle utenze, in particolare gas/elettricità e telefono.

Non tutti però riescono davvero a risparmiare: raggiungono il 19% (+3 punti) gli italiani che dichiarano di non avere più niente a fine mese dopo aver coperto le spese essenziali, tra gli altri invece quasi uno su due (46%, +2 punti) decide di mettere da parte il denaro che avanza a fine mese a scopo di risparmio. In netto calo, invece, coloro che dichiarano di utilizzare tali avanzi per spese aggiuntive: abbigliamento (37%,- 7 punti), vacanze/viaggi (32%, -13 punti), intrattenimento fuori casa (21%, -10), tecnologia (17%).

Tra le principali preoccupazioni degli italiani, invece, figurano la salute (25%, +15 punti rispetto all’ultimo trimestre 2019), l’economia (25%, +12), il posto di lavoro (17%, -1 punto). In forte contrazione i timori per la criminalità (-4 punti), quelli per l’immigrazione (-5), e le preoccupazioni per il terrorismo (-3).

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