Skin ADV

Istat: le famiglie riducono i consumi e accrescono la quota di reddito destinata al risparmio

Consumatore

A causa della crisi legata alla pandemia, gli italiani riducono gli acquisti e mettono fieno in cascina. Lo riferisce l’Istat nel suo report sui conti economici del Paese per settore d’attività: nel 2020, dicono i numeri, il reddito delle famiglie è diminuito del 2,8%, la spesa per consumi finali si è contratta del 10,9% e la propensione al risparmio – ossia la quota di reddito accantonata per bisogni futuri – è cresciuta dall’8,2% del 2019 al 15,8% dell’ultimo anno. Ne ha ovviamente patito il potere d’acquisto, che nel 2020 è calato del 2,6%, l’arretramento più forte dalla crisi del 2012.

 

[/vc_row]

Istat: propensione al risparmio e potere di acquisto delle famiglie

 

«L’impatto della crisi sull’attività produttiva» continua il rapporto dell’Istat «ha comportato una riduzione di circa 93 miliardi di euro del reddito primario delle famiglie (-7,3%). I redditi da lavoro dipendente sono diminuiti di circa 50 miliardi di euro (-6,9%), mentre quelli derivanti dall’attività imprenditoriale si sono ridotti di poco più di 40 miliardi
di euro (-12,2%); in particolare, dalle piccole imprese di loro proprietà le famiglie hanno ricevuto utili per 28,7 miliardi in meno rispetto al 2019».

Il reddito disponibile delle famiglie, tuttavia, è stato tuttavia sostenuto dalle amministrazioni pubbliche attraverso rilevanti interventi di redistribuzione, per un totale di circa 61 miliardi di euro. «Da una parte» scrive ancora l’Istat «si è assistito a una riduzione delle imposte correnti per circa 4,7 miliardi di euro (-2,2% rispetto al 2019) e dei contributi sociali per circa 15 miliardi di euro (-5,4%). Dall’altra, le prestazioni sociali sono aumentate di 37,6 miliardi di euro (+9,6%), principalmente per le misure di sostegno al reddito».

In particolare, sono aumentate di 13,7 miliardi di euro le risorse destinate alla copertura della cassa integrazione guadagni (Cig) e di 14 miliardi gli altri assegni e sussidi (che
includono circa 8 miliardi per il sostegno al reddito dei lavoratori autonomi). A copertura delle perdite legate alla crisi, alle piccole imprese e ai lavoratori autonomi (famiglie
produttrici) sono stati erogati contributi a fondo perduto per circa 3,5 miliardi di euro, registrati come trasferimenti in conto capitale.

Altri articoli sullo stesso tema